Un grande rogo di natura sicuramente dolosa è divampato nel pomeriggio in zona Episcopio, alimentato anche dal vento che complica le operazioni di spegnimento. Le lingue di fuoco si sono sviluppate lungo i valloni interessati dalla tragica frana del 1998
Ancora una volta fiamme sulle pendici del monte Saro a Sarno. Un grosso incendio è scoppiato infatti nel pomeriggio, ed è tuttora in corso, in zona Episcopio.
Numerose le segnalazioni arrivate dai cittadini, con le fiamme ben visibili dal centro città ma anche a chilometri di distanza, dai Paesi vesuviani fino a Nocera. Impegnati nello spegnimento i volontari di Protezione civile dell’Associazione “I Sarrastri”e gli operai della SMA Campania. Le operazioni sono però rese difficili dal vento. “Le immagini della nostra terra in queste ore ci restituiscono un paese che viene ferito ancora. La nostra terra non merita questo“, ha scritto il sindaco Giuseppe Canfora. Non è infatti la prima volta che la montagna che sovrasta Sarno finisce nelle mire di pregiudicati piromani. “Continuiamo ad operare – ha aggiunto il primo cittadino – con il dolore di un territorio che è mortificato da chi non ha coscienza. L’ipotesi è che si tratti di un rogo doloso. Presenterò denuncia“. Le fiamme stanno avvolgendo parte del territorio in cui insistono le opere di messa in sicurezza successive alla tragica frana del 5 maggio 1998, che servono a mitigare il rischio idrogeologico. La preoccupazione aumenta se si pensa che tra le cause dei movimenti franosi del 1998, che provocarono 161 vittime, ci furono proprio i continui incendi degli anni precedenti che destabilizzarono la già delicata conformazione geomorfologica della montagna.{loadmoduleid 284}
Numerose le segnalazioni arrivate dai cittadini, con le fiamme ben visibili dal centro città ma anche a chilometri di distanza, dai Paesi vesuviani fino a Nocera. Impegnati nello spegnimento i volontari di Protezione civile dell’Associazione “I Sarrastri”e gli operai della SMA Campania. Le operazioni sono però rese difficili dal vento. “Le immagini della nostra terra in queste ore ci restituiscono un paese che viene ferito ancora. La nostra terra non merita questo“, ha scritto il sindaco Giuseppe Canfora. Non è infatti la prima volta che la montagna che sovrasta Sarno finisce nelle mire di pregiudicati piromani. “Continuiamo ad operare – ha aggiunto il primo cittadino – con il dolore di un territorio che è mortificato da chi non ha coscienza. L’ipotesi è che si tratti di un rogo doloso. Presenterò denuncia“. Le fiamme stanno avvolgendo parte del territorio in cui insistono le opere di messa in sicurezza successive alla tragica frana del 5 maggio 1998, che servono a mitigare il rischio idrogeologico. La preoccupazione aumenta se si pensa che tra le cause dei movimenti franosi del 1998, che provocarono 161 vittime, ci furono proprio i continui incendi degli anni precedenti che destabilizzarono la già delicata conformazione geomorfologica della montagna.{loadmoduleid 284}