Come e perché è nata “la Festa della donna”, l’evoluzione contemporanea ed il senso di questa celebrazione oggi. Le iniziative promosse da amministrazione ed istituzioni locali
La chiamiamo comunemente “Festa della donna”, ma in realtà più che una festa, nasce come un’occasione per ricordare le lotte che in passato hanno condotto ad importanti conquiste politiche, sociali ed economiche; da considerarsi non solo delle donne, ma in generale, dell’intera società civile.
Ulteriore scopo di questa ricorrenza è quello di far riflettere su quanto ancora ci sia da fare nel mondo per migliorare le condizioni della comunità femminile, eliminare le discriminazioni di genere e le discrepanze di trattamento (anche economico) in base al sesso e porre definitivamente un freno al persistere della violenza di genere.
Le origini storiche di questa giornata dedicata alle donne sono controverse. La narrazione comune fa risalire la data ad un incidente avvenuto in una fabbrica tessile di New York nel 1908, in cui rimasero uccise numerose operaie a causa di un incendio. In realtà, sembra la data non sia corretta, benché l’episodio venga a tutt’oggi citato come evento storico che ha costituito la nascita di questa ricorrenza; è stato piuttosto un lungo processo di lotte, rivendicazioni e conquiste sociali e politiche che ha portato alla sua istituzione, confluita col tempo nell’unica data dell’8 marzo.
Le donne della Rivoluzione francese, unitesi al grido di “égalité, fraternité, liberté” prima e le suffragette in Inghilterra a partire dall’800 per la conquista del diritto di voto, avevano fatto da apripista a quelli che sarebbero stati i movimenti femministi sorti a partire dai primi del ‘900 un po’ in tutta Europa e nel mondo. In Italia è negli ’70 che il movimento femminista si sviluppa ed assume rilievo, in concomitanza con importanti lotte e successive conquiste sociali quali la maternità retribuita, l’interruzione volontaria di gravidanza, il divorzio, l’abolizione del delitto d’onore e matrimonio riparatore e solo recentemente, l’introduzione del reato di stalking e della tutela contro il revenge porn.
Sebbene quindi “la Giornata dei diritti della donna” sia in realtà carica di importanti significati, oggi non sempre si ha coscienza del gravoso iter che ha portato alla sua istituzione ed è divenuta comunemente occasione frivola di festeggiamento. Comportamento spesso bigottamente criticato.
Ma non è in fondo anche questa espressione di libertà femminile? L’accesso al divertimento, alla spensieratezza, ad una libertà sociale e sessuale è stato a lungo precluso alle donne, confinate all’ambito domestico ed al ruolo di moglie e madre. Approfittare di questa giornata per trascorrere del tempo in leggerezza non è forse da interpretare anch’essa come conquista ed espressione di libertà femminile? La quale per altro, non necessita, per l’ennesima volta, dello sguardo accusatore e giudicante dell’uomo che si indigna a causa di una morale secondo lui poco costumata dell’altro sesso. Ognuno giudichi per sé.
In occasione della Festa della Donna, in Piazza Diaz sarà possibile prenotare per tutte le donne tra i 25 e 65 anni, lo screening del Full Pap Test gratuito contro il papilloma virus (HPV), prima causa di tumore alla cervice uterina. Inaugurato invece ieri in Conferenza Stampa, “Artemisia”, il Centro di ascolto, supporto, tutela, recupero, orientamento e reinserimento lavorativo per persone vittime di violenza (ovviamente anche di genere), dei comuni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio.
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