L’intervento del medico nocerino è stato decisivo per evitare il peggio all’armiere Bruno Caporuscio: «Sono stati secondi drammatici, ma tutto è andato bene»
Un semplice sabato trascorso alla prima prova del campionato di elica a Roma si è trasformato in una giornata da eroe per il dottor Gaetano Montalbano, noto medico ed ex sindaco di Nocera Superiore, che ha letteralmente salvato la vita di un uomo, l’armiere della Lazio Bruno Caporuscio.
«Sono entrato in armeria per delle cartucce e ho visto l’uomo in piedi, appoggiato al bancone con gli occhi ormai retroversi – racconta Montalbano – sentendo il polso e la giugulare ho verificato l’assenza di battuito e subito ho diagnosticato una sincope. Facendomi aiutare ho messo Caporuscio nella posizione corretta e gli ho assestato un colpo al petto per cercare di far ripartire il cuore, che ha ripreso la sua attività solo al terzo colpo. L’uomo così è rinvenuto con un sussulto. Tutto ciò è avvenuto nel giro di pochi secondi, perché oltre il mezzo secondo di assenza di ossigeno il cervello è compromesso irrimediabilmente e sopraggiunge la morte. Sono stati attimi drammatici – conclude il medico nocerino – ma è andato tutto bene con l’aiuto e la mano di Dio. Un abbraccio a tutti quelli che mi hanno supportato, a Bruno e a tutta la sua famiglia».
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