L’indagine, partita dalla Procura di Termini Imerese, si è sviluppata in tutto il Paese. Il falso si è consumato su Telegram, tramite pagamento in cripto valute
Sono 25 le persone indagate dalla Procura di Termini Imerese per aver ideato un’organizzazione dedita al commercio in rete di false certificazioni anticovid, in grado di superare i normali controlli di verifica.
Le indagini si sono estese in tutta Italia e hanno toccato anche la provincia di Salerno, oltre a Roma, Cremona, Aosta, Cosenza, Lucca, Caltanissetta, Agrigento, Palermo, Bologna, Olbia, Bari, Venezia, Treviso e Mantova. I falsi Green Pass, stando a quanto riporta ANSA, erano venduti in diversi canali presenti sulla piattaforma Telegram; veniva assicurato il rilascio di un certificato “rafforzato terza dose” personalizzato, dietro il pagamento di circa 300€ solitamente in cripto valuta, con tanto di “sconto famiglia” per era interessato ad acquistare più certificazioni.
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