La Finanza lo ha rinviato a giudizio per truffa , esercizio abusivo della professione, falsità materiale di atti pubblici, impiego di denaro provento da attività illecite e calunnie
Svolgeva la professione di avvocato senza aver sostenuto esami o acquisito un titolo di studio idoneo un uomo dell’area vesuviana rinviato a giudizio per truffa, esercizio abusivo della professione, falsità materiale di atti pubblici, impiego di denaro provento da attività illecite e calunnie.
Le indagini della Guardia di Finanza di Ottaviano hanno fatto emergere come il sedicente professionista ricevesse gli assisiti in una stanza adibita a studio legale all’interno della propria abitazione, fra il 2016 ed il 2019 e, approfittando della fiducia di ignari clienti, li inducesse a versargli ingenti somme di denaro a fronte di consulenze per acquisto di immobili ed altri beni di valore in Italia e all’estero. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di ipotizzare come lo stesso, falsificasse anche documenti giudiziari. L’attività criminale non si limitava solo alla truffa in danno dei malcapitati clienti: l’indagato, infatti, poneva in essere anche operazioni volte a trasferire fraudolentemente il denaro frutto dell’attività criminosa, così da sottrarlo ad eventuali attività investigative finalizzate al rintraccio e, quindi, al sequestro. Per lui è scattata anche la segnalazione all’Agenzia delle Entrate per aver sottratto al Fisco ricavi non dichiarati e Iva non versata.
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