I molossi stendono per tre a zero il Sorrento al “San Francesco” sotto gli occhi del presidente Natale. Bambini e famiglie in festa sulle gradinate
“Stamm’ turnann’”. È questo il motto detto e ripetuto dal nuovo presidente Giancarlo Natale in occasione della conferenza in cui si è ufficialmente presentato a stampa e tifosi, ma anche nei giorni precedenti.
Una frase, evidentemente presa in prestito dalla celeberrima serie tv Gomorra, che rispecchia fedelmente il momento che sta vivendo la Nocerina. Sul campo sono arrivate tre vittorie in una settimana, figlie di prestazioni convincenti, fame e aggressività in ogni singolo contrasto da parte dei calciatori e mosse vincenti da parte di mister Cavallaro che, nonostante una rosa corta e spesso falcidiata dagli infortuni, sta tirando fuori il massimo dagli elementi a sua disposizione. Garofalo, Donida, Vecchione, Esposito e Dammacco non hanno mai tradito, mentre nelle ultime settimane stanno prepotentemente emergendo anche i vari Venditti, Bovo (nel nuovo ruolo di difensore di centro destra) e Mancino divenuti quasi imprescindibili.
L’obiettivo play off è alla portata, se si considera che i punti di distacco dalla quinta posizione attualmente occupata dal Gravina sono quattro e che i molossi dovranno pure recuperare una partita. Una mission, quella degli spareggi post season, che non più di venti giorni fa pareva assolutamente impossibile da raggiungere e che è tornata di moda anche grazie al sostegno e all’affetto di un pubblico eccezionale. Il passaggio di proprietà ha riportato gli ultras nel cuore della curva sud e la loro spinta si è fatta sentire anche e soprattutto in trasferta, nonostante a Gravina si sia giocato di mercoledì. Ieri, nel derby contro il Sorrento, si sono riviste anche famiglie e bambini: nei distinti, riaperti dopo essere finiti per anni nel dimenticatoio, sono stati accolti i piccoli atleti delle scuole calcio cittadine, ma in tutti i settori si respirava un’aria positiva.
Sui social e per le strade delle due città c’è voglia di Nocerina, voglia di riemergere da un tunnel che era diventato troppo profondo, anche per i più coraggiosi. Il sorriso del patron, che prima della gara di ieri ha sfilato sulla pista di atletica insieme a Raffaele Scalzi e Nunzio Grasso, è diventato contagioso e il passato sembra essere stato definitivamente archiviato in un cassetto chiuso con una chiave gettata per sempre negli abissi.
Il futuro prossimo si chiama Nardò e un eventuale risultato positivo potrebbe portare l’entusiasmo alle stelle; quello un po’ più lontano spinge la piazza verso i professionisti visto che “la Nocerina in serie D sta perdendo solo tempo”. E se il buongiorno si vede dal mattino…