L’8 febbraio 2022, la Camera dei deputati ha approvato definitivamente la proposta di legge costituzionale, con 468 voti a favore, uno contrario e sei astenuti

Nel pieno della crisi climatica globale, dopo le discussioni sul tema in occasione del G20 e del Cop26 che hanno avuto luogo nell’autunno scorso, in seconda lettura alla Camera viene approvato il testo che inserisce tra i principi costituzionali la tutela dell’ambiente.

Il testo già votato in Senato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre, entra, così, subito in vigore e non è sottoponibile a referendum. Il progetto di legge approvato interviene sugli articoli 9 e 41 della Costituzione.
Integrando l’articolo 9 (in grassetto le integrazioni previste), “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Per quanto riguarda l’articolo 41 viene precisato che “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.{loadmoduleid 284}
Il testo reca infine una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.
«Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale», ha dichiarato il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
Voto accolto con grande soddisfazione da WWF Italia: in una nota, infatti, la presidente Donatella Bianchi sottolinea l’importanza della modifica «che armonizza il nostro sistema con i principi formulati a livello europeo e internazionale e fatti propri dalla giurisprudenza costituzionale, di legittimità e di merito. Per dare concretezza a questi passaggi è ora necessario definire un sistema normativo organico e innovativo a tutela della natura d’Italia».
Tenendo conto dell’alto numero di procedure di infrazione avviate contro l’Italia per violazione delle direttive in materia ambientale e clima, era ora ci fosse un atto concreto a segnare l’inizio di una serie di azioni significative a tutela dell’ambiente, della biodiversità i quali determinano e condizionano inevitabilmente la salute umana.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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