Il vecchio presidente della Nocerina ha scelto i canali di Telenuova per esprimere le “sue verità” ai tifosi. Ma, come al solito, regna la contraddizione
Torna a parlare Paolo Maiorino e questo sarebbe già di per sé un evento, considerando che l’ormai ex patron della Nocerina si guardava bene dall’avvicinarsi a microfoni e taccuini da almeno un paio di anni. Lo fa rilasciando una lunga intervista all’emittente Telenuova perdurando nella sua mancanza di rispetto nei confronti di testate giornalistiche come la nostra ed altre presenti sul territorio che seguono le sorti della Nocerina sette giorni su sette, vittime loro malgrado di un silenzio stampa assurdo imposto a più riprese dall’ex ormai patron. La stessa mancanza di rispetto mostrata ancora una volta nei confronti dei tifosi molossi ai quali Maiorino all’inizio dell’intervista chiede scusa: “in questi tre anni di presidenza sono consapevole di aver commesso tanti errori” ha esordito l’ex presidente parlando di incomprensioni con la piazza e di sbagli fatti in buona fede. Nessun accenno allo scandalo dei rimborsi “Cura Italia”, né alle continue e ripetute figuracce nei confronti dei disabili o delle squadre avversarie per la mancanza di acqua calda negli spogliatoi, nessun accenno alle nuove maglie da gioco magicamente sparite e mai indossate dalla squadra, né all’ammutinamento culminato poi con la disfatta di Alberobello. Tanto per citare alcune delle brutture andate in scena in questi ultimi tre anni. Troppo facile presentarsi in TV con le lacrime agli occhi decantando un amore verso i colori rossoneri nei fatti quasi mai dimostrato. Inutile parlare di Nocerina come “un sentimento che nasce dal profondo del cuore” di “sangue rossonero” e di “tanti sacrifici fatti per un qualcosa che mi appartiene ed è dentro di me” quando poi la fredda cronaca racconta tutt’altro.
Stesso discorso per il passaggio sui ringraziamenti a staff tecnico e collaboratori che a vario titolo si sono alternati al capezzale della Nocerina “contribuendo a portare avanti la società”. Chissà cosa ne penseranno i diretti interessati che spesso e volentieri si sono visti costretti a ricorrere alla giustizia sportiva per vedersi riconoscere i compensi pattuiti anche se nell’ordine di poche centinaia di euro. Le vertenze sono diventate in questi tre anni il pane quotidiano di una società che Maiorino ha dichiarato invece di “aver avuto il coraggio di cedere in forma completamente gratuita e soprattutto senza lasciare un euro di debiti. Onorando in questi anni, tutti gli impegni e risolvendo le vertenze pregresse risalenti agli anni precedenti al mio ingresso in società”.
Un’uscita di scena esilarante degna del miglior “Fioretti Bruno detto Mandrake”, personaggio magistralmente interpretato da Gigi Proietti nel Febbre da Cavallo di Steno, che con “innate doti trasformistiche” e “sorriso magico” metteva in scena le famose “mandrakate”. Una commedia appunto. Anche se da ridere c’è ben poco.
{loadmoduleid 287}Toccherà ora a Giancarlo Natale e soci il gravoso compito di cancellare questi ultimi tre anni di Nocerina, tra i più bui della ultracentenaria storia del club. “A loro – ha dichiarato Paolo Maiorino a margine dell’intervista – che mi sono sembrati fin da subito molto organizzati, auguro di riuscire dove io ho fallito. Di soddisfare le aspettative dei tifosi rossoneri”.
Conosciamo poco la nuova proprietà italo-americana e ci esimiamo da giudizi affrettati. Il tempo sarà come sempre galantuomo. Ma di una cosa siamo sicuri: sarà davvero difficile far rimpiangere la gestione Maiorino.