Le Fiamme Gialle hanno provveduto anche al sequestro di motrici, rimorchi e di un automezzo per il valore complessivo di 180mila euro
È scattata oggi alle prime ore del mattino l’operazione “Petrolio fantasma”, condotta dalla Guardia di Finanza di Asti con il supporto di Reparti della Liguria, Lazio, Abruzzo, Campania e Calabria, che ha smascherato un’organizzazione criminale composta da un “broker astigiano” e da imprenditori romani, napoletani e calabresi rei di aver fittiziamente esportato gasolio per autotrazione in realtà destinato ad essere ceduto “in nero” all’interno del territorio nazionale, in totale evasione d’imposta.
Il contrabbando del prodotto petrolifero veniva realizzato mediante la costituzione di una SRL utilizzata quale formale destinataria di prodotto petrolifero di proprietà di una società ubicata negli Emirati Arabi Uniti e stoccato presso il deposito doganale di Vado Ligure, in provincia di Savona. La stessa società provvedeva alla falsa esportazione presentando allo spedizioniere apposita documentazione che attestava la cessione via terra transitando dalla Croazia ad una società fittizia albanese del prodotto estratto dal deposito doganale di Vado Ligure.
In contemporanea con l’esecuzione degli arresti, sono stati sottoposti a sequestro preventivo 3 motrici, 3 rimorchi oltre a quote societarie ed un automezzo per un valore di 180mila euro pari all’accisa ed all’IVA evase nel corso di 6 spedizioni di prodotto.
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