Il presidente Maiorino pare impossibilitato a proseguire da solo il campionato, ma continua a chiedere cifre fuori mercato per cedere
Rischia seriamente di complicarsi ancora il futuro della Nocerina, che sognava un 2022 a stelle e strisce ma resta sempre più ostaggio di un presidente che ancora non ha la forza di ammettere gli enormi limiti della sua gestione.
Ad oggi sembra impossibile per Maiorino proseguire il campionato alla guida del sodalizio rossonero. Le poche risorse disponibili si sono esaurite da un pezzo e siamo certi che anche quei pochi imprenditori interessati ad una sponsorizzazione abbiano giustamente deciso di stare alla larga dagli uffici di via Barbarulo. Domenica prossima dovrebbe riprendere il campionato, col rischio concreto che non si abbia neppure la disponibilità per pagare il ticket per l’utilizzo del “San Francesco” o per garantire una doccia calda ad arbitri e calciatori. Per non parlare dei costi da dover sostenere per affrontare una trasferta. In questo contesto pare inevitabile cercare un sistema per cedere le quote societarie, a maggior ragione visto l’interessamento manifestato ormai più di un mese fa da una cordata italo-americana rappresentata fisicamente dall’avvocato Nunzio Grasso. Il patron, invece, continua a mettersi di traverso, chiedendo una cifra del tutto fuori mercato per farsi da parte.
Negli ultimi giorni pare che gli imprenditori d’oltreoceano stiano seriamente valutando l’ipotesi di interrompere ufficialmente la trattativa, a maggior ragione dopo aver analizzato la documentazione relativa alla debitoria, che risulta essere assolutamente consistente. Ci aspettiamo, a questo punto, un uscita pubblica da parte di quelli che fino a qualche giorno fa potevamo essere definiti potenziali acquirenti della Nocerina, nella speranza che venga spiegato ai tifosi lo stato reale delle cose. In un clima di assoluta incertezza e con gli stipendi ancora da incassare i calciatori stanno proseguendo gli allenamenti, dopo la protesta di martedì scorso. Nel mirino ci sarebbe la gara del 23 gennaio contro il Bitonto,nella quale mister Cavallaro dovrà fare come al solito i conti con una rosa incompleta e ridotta all’osso da infortuni e calciatori “scontenti” che farebbero di tutto per cambiare area.
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