Il governatore della Campania non ha accolto positivamente il ricorso al Tar. Aumentano intanto i ricoverati Covid: “Se i numeri sono questi dovremmo trovare ogni dieci giorni 500 posti letto aggiuntivi”
“Ci siamo trovati di fronte una posizione incomprensibile e offensiva del governo nazionale rispetto alla Regione Campania“. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in merito al ricorso al Tar da parte del Governo sull’ordinanza di chiusura delle scuole elementari e medie.
Il presidente della Regione ne ha parlato nella consueta diretta del venerdì pomeriggio per fare il punto sull’emergenza Covid. “Il Governo – ha continuato De Luca – ha impugnato un’ordinanza estremamente equilibrata e misurata. Le scuole in Campania si sono aperte tutte il 10 gennaio, tranne le elementari, le medie e le materne per una ragione di merito: essendo la fascia di età più bassa e non vaccinata in misura ampia, ci è parso ragionevole prendere due settimane di respiro per ampliare la campagna di vaccinazione e avere poi la scuola in presenza con maggiore tranquillità. Il Governo ha impugnato l’ordinanza della Regione Campania alle 22.15 di domenica sera, le scuole si aprivano il lunedì, incomprensibile“. Eppure, in molti Comuni, sia in Campania sia in altre regioni, i sindaci hanno comunque disposto la chiusura delle scuole. Per De Luca, l’opposizione all’ordinanza è stata frutto di un’operazione propagandistica: “In Campania sono 111 i comuni dove non si sono aperte le scuole – ha detto – di fronte a ordinanze di chiusura totale il governo non ha fatto nulla. Noi volevamo solo prendere due settimane di pausa per far passare il picco dei contagi nella fascia più esposta perché meno vaccinata. Perché? Per una operazione propagandistica, per dire nella conferenza stampa del lunedì successivo che in Italia va tutto bene. Dal mio punto di vista, è stata una scelta totalmente demagogica e inaccettabile“. “Sono un pacifico guerriero – ha aggiunto il governatore – ma pretendo lo stesso rispetto e non ho voglia di farmi prendere per i fondelli da nessuno soprattutto se chi paga per decisioni propagandistiche sono i bimbi. È bene fare un bagno di umiltà e atterrare sulla realtà vera, basta propaganda“. Lo scontro con il Governo, però, non si limita all’ordinanza sulla scuola. De Luca ha accusato nuovamente l’Esecutivo di prendere scelte in netto ritardo rispetto alla necessità: “Noi possiamo tenere tutto aperto e tenere sotto controllo il contagio se prendiamo delle misure di prevenzione, che significa intervenire in tempo utile. Mentre noi ci muovevamo così, anche anticipando misure di prevenzione, abbiamo polemizzato con il Governo nazionale che, a mio parere, in questi tre mesi che abbiamo alle spalle non ha fatto sostanzialmente nulla dal punto di vista di un’azione vera di prevenzione. Il Governo ha fatto una sola cosa, il Green pass, ma per il resto le misure che andavano prese non sono state prese“. Anche in Campania continua l’incremento di ricoverati, che potrebbe pregiudicare i servizi sanitari essenziali a causa della pressione ospedaliera. A tal proposito, De Luca ha sottolineato che, nonostante la criticità, la Regione sta garantendo gli interventi urgenti: “Abbiamo cercato di non privare i nostri concittadini degli interventi urgenti – ha spiegato – le cose che si possono programmare sono state spostate ma non abbiamo intaccato in nulla i servizi urgenti in cardiologia, oncologia, ostetricia. Stiamo cercando di garantire le cose essenziali. Certo per i ricoveri registriamo ogni giorno ricoveri nel numero di 50-70 pazienti al giorno. Se i numeri sono questi dovremmo trovare ogni dieci giorni 500 posti letto aggiuntivi. Questo resta un punto di criticità forte“.{loadmoduleid 287}