Il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso l’ordinanza firmata il 7 gennaio dal governatore. Discussione fissata per il prossimo 8 febbraio
È durata soltanto un giorno l’ordinanza firmata lo scorso 7 gennaio dal presidente della Campania Vincenzo De Luca, che aveva sospeso fino al 29 gennaio le attività didattiche in presenza per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo grado.
Il Tar della Campania ha sospeso con effetto immediato le disposizioni del governatore, accogliendo il ricorso presentato da un gruppo di genitori rappresentati dagli avvocati Profeta e Rubinacci. Il presidente della Quinta Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale non ha ritenuto sufficienti le motivazioni espresse dalla Regione nella documentazione inviata questa mattina, visto che “non è possibile mantenere l’efficacia di un provvedimento amministrativo palesemente contrastante rispetto alle scelte politiche operate a livello di legislazione primaria , visto che non risulta che la Campania risulti nelle zone rosse e dunque nella fascia di maggior rischio pandemico”.
La palla ora passa ai sindaci che, con ordinanze proprie, potrebbero decidere di disporre la prosecuzione della didattica a distanza. Nell’Agro i due casi più emblematici sono Corbara, dove il primo cittadino Pietro Pentangelo aveva anticipato De Luca chiudendo le scuole fino al 21 gennaio e Scafati dove, salvo ulteriori provvedimenti sindacali, si continuerà in dad soltanto nelle scuole superiori, come deciso sabato scorso da Salvati.
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