Tra una città del Perù e una dell’Australia, e quelle di altri Paesi europei, per l’Italia, la metropoli Partenopea è indicata come tra le mete da visitare nel 2022

L’associazione di Napoli alla pizza e a Sofia Loren è sempre immediata per uno straniero; il gesticolare mentre si parla, lo zigzagare dei motorini, le antiche rovine ed i palazzi segno di un passato glorioso forgiano la città.

Quello che per alcuni può essere definito confusione dei vicoli, per la CNN Travel è energia, di cui è pulsante il centro storico, brulicante di una forza sconosciuta che ispirava già nel ‘700 il desiderio di vivere (come scrisse Goethe).
Napoli “is booming”: questa la definizione della CNN per spiegare il perchè vada esplorata. Tra i luoghi citati da visitare Capodimonte, le Catacombe e il Rione Sanità, quartiere precedentemente ritenuto da evitare per i turisti.
Più di ogni altro monumento noto della città, la rinascita della Sanità (quartiere in cui nacque Totò) esprime al meglio il momento che la città intera sta vivendo.napoli sangennaro
Il lavoro di valorizzazione del quartiere è nato dalla voglia degli abitanti stessi, attraverso le più disparate associazioni culturali, di far emergere le sue luci. Un cenno e indicazioni riservate anche al Parco Archeologico di Pompei e all’Isola di Procida, che il 14 gennaio si prepara a raccogliere il testimone da Parma, per il suo anno come Capitale della cultura 2022.
Non a caso, benchè Pompei fosse già ambita meta turistica, si tratta di due luoghi in cui la linea guida è stata ed è l’investimento sulla valorizzazione del territorio proiettando sempre lo sguardo oltre l’orizzonte. Un segno di riscatto per una città che inizia ad essere vista sotto una diversa luce; una luce che in realtà ha sempre avuto, ma che negli ultimi anni ha iniziato ad attirare gli sguardi degli scettici, sebbene il lavoro per liberarsi dal pregiudizio sia assai arduo. Resta una città di luci ed ombre, dopotutto, costretta tra inferno e paradiso come ogni città che abbia un’anima.{loadmoduleid 284}

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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