Il governatore della Campania si è espresso sui prossimi provvedimenti da concordare: «Servono misure semplici e gestibili»
L’impennata dei contagi durante le festività natalizie lascia in eredità una situazione parecchio delicata da gestire: la ripresa delle scuole, che da calendario sarebbe prevista il prossimo 10 gennaio.
Il condizionale è d’obbligo, visto che il Governo o eventualmente le singole Regioni starebbero valutando di posticiparne l’apertura. Sul tema si è espresso anche il presidente della Campania Vincenzo De Luca: «Sento circolare l’ipotesi di tenere a casa i bambini non vaccinati. Mi sembrerebbe una misura tanto odiosa e discriminatoria, quanto ingestibile – ha detto il governatore – credo che si debbano prendere misure semplici ed equilibrate, con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre. Nel quadro attuale di diffusione del contagio fra i giovanissimi, mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola. Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio, che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta, e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca. Non sarebbe di certo una misura ideale – ha concluso De Luca – ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico».
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