ugo5

Possono comprendere le parole? Sì; Possono cogliere le emozioni e le intenzioni umane? Sì; Rispondono ed interagiscono con cognizione di causa? Assolutamente Sì

ugo5È da poco passato il Natale e forse in qualche casa la sera della Vigilia, quando si era intenti a scartare i regali magari vicino al tepore della legna che scoppietta ne camino, uno dei regali è stato un piccolo cucciolo scodinzolante, curioso e gioioso che ha strappato un tenero e fugace sorriso anche al più convinto e irriducibile degli “Scroodge”.

Negli ultimi giorni spopola sui canali social il cagnolino che risponde alle domande della padrona Con un Sì o un No. Ma quanto un cane è capace di capire emozioni, parole ed intenzioni umane? Molto più di quanto possa fare un umano stesso, ma queste è solo un’opinione estremamente soggetiva. Ultimi studi sull’argomento hanno provato a scoprire quante parole un cane può conoscere e se vi sono differenze tra le razze (Applied Animal Behavior Science).
Coinvolgendo 165 cani, circa, con l’ausilio dei rispettivi padroni, veniva messa alla prova la capacità dei cani di riconoscere delle espressioni consuetudinarie nel rapporto cane-padrone; tali esressioni attinenti a 7 categorie quali nomi propri, nomi di gioccattoli, cibi, bevande, oggetti casalinghi di uso comune, luoghi esterni alla casa e attività.
Ebbene, il risultato è stato che in media un cane riconsce 89/90 parole, tra espressioni familiari e in associazione con il tono della voce umana. Tutti i cani riconoscono facilmente le intonazioni, di rimprovero o approvazione, tuttavia faticano ad apprendere il linguaggio articolato, quindi non riescono a capire una domanda così come articolta e posta, ma riconoscono parole chiavi.
Si è visto che i cani non riescono a comprendere piccole differenze sonore, motivo per cui il numero di parole che riescono ad imparare è limitato; per questo si prediligono parole chiare e distinte dal suono bene definito. Inoltre il gesto di inclinare la testa in verso o nell’altro sta a significare che il cane non solo capisce e riconosce l’espressione ma ne conferma la familiarità.
È una parle che conosce bene, che ha gia sentito. Altro aspetto importante è l’addestramento che permette una perfetta interazione umano-cane, come, ad esempio, indicare con la zampa qualunque cosa abbiano imparato e riconoscere. Ma oltre tutto quanto possano dimostrare gli studi, il rapporto che si instaura tra il cane ed il suo umano ha un linguaggio tutto suo, unico per ogni coppia di amici, di amore puro.{loadmoduleid 284}

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

Lascia un commento