Si tirano le somme di fine anno: meglio sicuramente la prima parte, fino ai playoff con il Latina. Un disastro gli ultimi mesi. Sembra sempre più vicina intanto la cessione del club agli italo-americani, che potrebbe essere a questo punto il regalo della Befana
Pausa invernale e tempo di bilancio per questo 2021 della Nocerina che volge ormai al termine.
Da capo a coda, un anno che si è aperto con una vittoria e chiuso con una brutta sconfitta: diversi gli umori in casa rossonera tra il 2-1 inflitto al Carbonia il 6 gennaio e la debacle di Casarano del 22 dicembre, con stesso risultato, ma a sfavore. Tra le due gare tante cose sono successe, quasi tutte deludenti. Dai playoff persi con il Latina, al mancato ripescaggio – in passato promesso -, da una campagna acquisti in ritardo e senza chiarezza ad una conferenza stampa fantasma, passando per vertenze, inibizioni, documenti falsificati e l’amara sconfitta con il Fasano (6-1). Di bello è successo poco: il ritorno di Mazzeo, che ha però finora tradito le aspettative, e l’interesse di alcuni imprenditori italo-americani nel rilevare la società, in un negoziato che pare essere giunto ai dettagli dopo una prima fase di riluttanza di Maiorino. Allo stato attuale la Nocerina, tra risultati altalenanti, belle vittorie – almeno ad inizio campionato – e brutte figure, paga inevitabilmente l’assenza di programmazione che contraddistingue ormai da tempo questa gestione societaria. Qualcuno direbbe “né carne, né pesce”: questa Nocerina dentro e fuori dal campo non sa più di nulla. E anche i sostenitori hanno perso il gusto, si sentono presi in giro. Emblema di questa situazione sono gli spalti vuoti della Curva Sud nelle ultime gare interne di questo 2021. Un modo per dimostrare il disappunto nei confronti dell’attuale proprietà. I fasti del blasone sembrano lontani, la frattura tra supporters e società appare sempre più insanabile. Cosa ci riserverà il 2022 non è ancora chiaro: di sicuro i tifosi sperano in un deciso cambio di passo che si tradurrebbe in un passaggio di consegne del club, magari da Maiorino alla cordata di italo-americani. Al momento, per il club di via Barbarulo, garanzie economiche non sembrano esserci e molti calciatori sono sempre più intenzionati ad andare via. Dal punto di vista tecnico, nonostante la richiesta di dimissioni da parte dei tifosi dopo Alberobello, è ancora Cavallaro a guidare la squadra. Ma il bel gioco che caratterizzava la sua formazione è sempre meno evidente e nelle ultime settimane si è trasformato in vero latitante. Nel pagellone di fine anno tante le insufficienze. Ma prima scegliamo la sorpresa, la delusione, il miglior momento ed il peggior momento del 2021 della Nocerina. La sorpresa è inevitabilmente Faissal El Bakhtaoui: da marzo fino al termine della scorsa stagione arma in più dei rossoneri. Qualità, professionalità e numeri da altra categoria (8 gol in 15 partite). Tutti elementi andati via con lui in estate. Premio delusione alla società, che si è dimostrata più volta incapace di gestire un club storico come quello rossonero. Si fatica invece a trovare un momento davvero positivo: forse il 4-0 rifilato ad un Latina già con la testa ai playoff. Di contro, la sconfitta per 6-1 contro il Fasano rientra sicuramente tra i momenti più brutti dell’intera storia dei molossi.
IL PAGELLONE 2021
Presidente Paolo Maiorino. Poco da commentare. Il 2021 della Nocerina dal punto di vista societario è stato probabilmente il peggiore di sempre. Le vertenze, le date false sui documenti, la faccenda sui rimborsi Covid e le innumerevoli pessime figure a livello d’immagine sono sotto gli occhi di tutti.
Cavallaro/Bolzan: 6. Il duo aveva ben fatto durante lo scorso campionato riuscendo comunque, il primo ad imprimere una sua idea di gioco, il secondo ad allestire un buon organico con ottimi under. Per questo entrambi meritano la sufficienza nel bilancio generale. Dall’estate tutto è stato meno chiaro. Gli ultimi mesi della prima parte del campionato attuale sono stati a tratti un disastro. Con Altamura, Mariglianese e Casarano si contano sulle dita di una mano le volte in cui la Nocerina ha calciato in porta. Bolzan non si è ripetuto soprattutto nella scelta degli under, tutti o quasi tutti deludenti fino ad ora. Anche per loro il rapporto con la tifoseria appare compromesso. Finiti nel mirino della tifoseria soprattutto per non aver dato un segnale d’attaccamento alla maglia dopo Alberobello.
Dammacco: 7,5. Nonostante una certa discontinuità è l’unico a gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo. Dopo l’esperienza con il Muravera, l’ex Matera si è confermato un calciatore di valore mettendo a segno finora 7 reti (10 lo scorso anno). Simonetti e Rizzo: 6,5. Messi in malo modo alla porta dopo un inizio non esaltante, per il loro attaccamento potevano essere utili nel proseguo del campionato. Palmieri: 6. Ha le doti per fare di meglio, ma spesso le spreca tentando di fare troppo. Talamo: 5,5. Il voto rispecchia il suo rendimento poco costante. In ogni caso, con le sue 5 marcature ha tolto le castagne dal fuoco in più occasioni. Mancino: 5,5. Poco si può chiedere ad un ragazzo 2001 chiamato in causa quasi sempre solo per necessità. Mazzeo: 5. Un cinque che ha quasi l’aspetto di un regalo. Gravemente insufficiente, non ha risposto come ci si aspettava da uno con il suo curriculum. Gli infortuni non l’hanno aiutato.
Vecchione, Esposito, Garofalo e Cuomo: 6,5. Tutti riconfermati dallo scorso anno, sono stati tra i pochi a salvarsi nelle ultime apparizioni. Chietti e Menichino: 5,5. Papabili titolari sulle fasce ad inizio stagione, i due under non hanno convinto il tecnico e neanche tutti gli altri. Ma in una situazione instabile come quella rossonera sono gli ultimi ad avere colpe. Bovo: 4,5. Sembra soltanto un lontano parente di quello che calcava i campi di B e C. Una vera delusione fino a questo momento. Donnarumma: senza voto. Qualcuno dovrebbe spiegare perché uno dei migliori della scorsa stagione, in concomitanza con l’arrivo di Bovo, abbia perso posto e determinazione.
{loadmoduleid 287}Donida, Cason, Bruno: 5. Tre gol subiti nelle prime otto. 23 nelle successive dieci. Dal derby con la Casertana è cambiato qualcosa. Ma il rendimento del trio difensivo è calato visibilmente e nulla può giustificarlo, soprattutto se indossi la maglia della Nocerina. Saporito: senza voto. Dopo due anni ancora non è chiaro di che pasta sia fatto.
Pitarresi: 5. I tanti gol subiti su calcio piazzato non sono un buon biglietto da visita per un 2002 desideroso di fare carriera. Qualche errore di troppo, ma anche parate importanti. Al-Tumi: 4,5: Oggetto misterioso. Tre presenze forse bastano e avanzano.
Giancarlo Natale/Damien Di Paola: 8. Un voto che racchiude il coraggio nel tentare di rilevare una società in una situazione tutt’altro che florida, soprattutto da esterni al mondo del calcio. I loro nomi hanno fatto scalpitare i tifosi della Nocerina, anche senza alcuna garanzia, perché stanchi delle attuali circostanze. Comunque andrà a finire la trattativa, il sogno di una Nocerina americana ha risvegliato l’entusiasmo e l’orgoglio di una piazza fin troppo maltrattata. Ed è bastato così poco. Quindi ben venga un 2022 a stelle e strisce.