Sarà l’Orchestra Filarmonica Campana diretta da Giulio Marazia la protagonista della serata che la sera del 30 dicembre anticiperà i festeggiamenti per il nuovo anno
Rispecchieranno gioiosamente il più noto Concerto di Capodanno che ogni 1° gennaio si tiene a Vienna le musiche scelte dall’Orchestra Filarmonica Campana diretta da Giulio Marazia per offrirle al pubblico che – con le precauzioni dettate dal Covid – affollerà l’auditorium Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Pagani la sera del 30 dicembre 2021.
Il primo tocco di bacchetta è previsto per le 20:30. Bizet, Puccini, Leoncavallo, Strauss, Gounod, De Curtis, Di Capua, Denza gli autori scelti, con gli ultimi tre che ci ricorderanno di essere in terre partenopee che, in tema di festeggiamenti per il nuovo anno, non sono seconde a nessuno al mondo.
Le voci scelte dall’Orchestra saranno quelle del soprano Luana Lombardi e del tenore Achille Del Giudice, ben note anche nell’Agro Nocerino Sarnese.
«Ormai si associano le musiche di Strauss al Capodanno – si legge nella pagina di presentazione della serata – eppure non fu certo per questa festività che furono scritte: per lo più erano legate a nozze, compleanni, onomastici e festeggiamenti di Corte in tutte le stagioni. Oltre ad aumentare la popolarità di queste danze in Europa, Strauss ed i suoi fratelli ebbero il merito di farle conoscere anche in America ed in Russia, dove egli si recò nel 1856 e molte sue musiche furono eseguite nella reggia di Pavlovsk, presso San Pietroburgo. Nel 1876, in occasione del centenario della nascita degli Stati Uniti d’America, il compositore fu invitato a Boston dove diresse un’orchestra formata da circa ventimila elementi di fronte ad un pubblico vastissimo: una sorta di anticipazione dei concerti delle pop star. È curioso notare che a fine ‘800 si delineò una distinzione tra musica colta e musica leggera: da una parte Brahms, dall’altra Johann Strauss. A questa contrapposizione, però, non corrispondeva un dualismo fra i protagonisti: il primo ammirava la musica del collega viennese ed affermò che avrebbe voluto essere lui l’autore della melodia del Bel Danubio blu».
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