Sulla vicenda in serata è intervenuto il sindaco Manlio Torquato: «Il Palasport c’è e va usato. Quella del Comune è una disponibilità collaborativa, non polemica»
A fronte dell’aumento della curva dei contagi si intensificano le fila di persone che si sottopongono a tamponi e vaccini terza dose. Stamattina è stato caos all’Umberto I dove centinaia di persone sono rimaste in attesa per ore per un disguido organizzativo, con decise proteste della cittadinanza.
È dura ad accettarsi, ma la realtà è che i controlli sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie vanno scemando o mancano. Gli assembramenti di persone, l’affollamento, si verificano ugualmente e non esiste più il distanziamento interpersonale. Nelle zone ospedaliere, dove dovrebbero imperare regole severe e rigide contro i potenziali pericoli di contagio, si verifica che nello stesso luogo in cui si aspetta il turno per la somministrazione della terza dose del vaccino, ci sono persone ad attendere il turno per sottoporsi al tampone, con probabile presenza di persone positive al Covid.
Tutto si verifica in un corridoio del distretto sanitario così come all’Umberto I, con entrata ed uscita del cittadino dalla stessa porta, senza che vi sia aerazione o ventilazione, o quantomeno dispositivi che garantiscano una sanificazione dell’aria.
Attività commerciali senza controllo del numero degli avventori, bar con ammassi di persone senza mascherina e senza distanziamenti, incuranti delle conseguenze che si producono.
Se oltre ad una vaccinazione di massa, con un obbligo vaccinale, non si rispetteranno seriamente le misure anticovid, e soprattutto, in assenza di un doveroso senso di responsabilità di ciascuno, non ci saranno controlli sulle condotte pericolose, con un aumento vertiginoso dei contagi, guardacaso, in occasione sempre delle festività e ferie, non ne usciremo mai più. Sulla vicenda di stamani in serata è intervenuto il sindaco, Manlio Torquato:
«Leggo dei disagi notevoli subiti dalla popolazione in attesa di vaccino anche per la terza dose, presso l’ospedale, dove resta caoticamente in fila per ore. Chiamerò stasera stesso il responsabile di Distretto e per le vaccinazioni perché utilizzino con un numero adeguato di personale il Palasport che da tempo abbiamo attrezzato alla bisogna in modo da deflazionare gli accessi e agevolare la popolazione. È però necessario che l’Asl incrementi il numero di personale dedicato alla somministrazione del vaccino anti covid nel modo più rapido ed efficace possibile. Noi ci siamo. Attualmente il Palasport viene usato per i bambini, che però sono pochi rispetto agli adulti. Quindi potrebbe essere utilizzato per deflazionare la massa di gente che va in ospedale. Ora ci stiamo accordando con il direttore sanitario per trovare una modalità operativa di supporto».{loadmoduleid 284}