Un infelice attacco del primo cittadino ai pubblici dipendenti del Comune genera una ferma protesta da parte della rappresentanza sindacale che evidenzia come l’Ente sia senza personale
È polemica forte a Pagani tra sindacati e primo cittadino. Quest’ultimo domenica pomeriggio aveva accusato i vigili per la loro “improvvisa” malattia, che a suo dire avrebbe impedito il funzionamento della ztl, definendo il lavoro pubblico “porcaio pubblico”.
Insorti, a piena ragione, i rappresentanti dei lavoratori, che in un articolato comunicato hanno evidenziato come il Comune di Pagani, a fronte di 230 dipendenti di cui necessiterebbe nel rapporto che il Governo ha fissato a 1 dipendente per ogni 152 abitanti, in servizio ne esistono solo 79, di cui due distaccati al Tribunale di Nocera, e che per fine anno altri 10 andranno in pensione.
E ancora, i sindacatati contestano che tre vigili di pomeriggio, di cui uno in sede, non possono certo assicurare il funzionamento della città.
«Visti i continui attacchi ai lavoratori sui vari social ed in ultimo anche dal sindaco che è il primo “dipendente pubblico” della città – scrive la CGIL – a noi corre l’obbligo di ricordare che da oltre un decennio si è cercato di favorire l’incremento delle varie dotazioni organiche, nonostante la Parte Pubblica non abbia mai dato troppa importanza al chiarissimo nesso servizi = dipendenti».
I dipendenti si dicono rammaricati ed offesi ed invitano il sindaco ad una più approfondita e veritiera analisi delle problematiche e ad una maggiore attenzione alle parole proferite e pubblicate.{loadmoduleid 287}