Cerimonia in Aula Consiliare per ricordare e celebrare l’impegno istituzionale, professionale e personale di quanti si sono succeduti nel ricoprire la carica del primo cittadino
Promossa dall’attuale sindaco in carica Manlio Torquato, la cerimonia istituzionale della “Giornata della Fascia Tricolore” si pone come obiettivo quello di celebrare e ringraziare gli ex sindaci per il sacrificio profuso al bene della propria comunità. Elemento che accomuna tutti i primi cittadini, indipendentemente dalla durata in carica, il colore politico e le divergenti ideologie.
Invitati all’evento, in rappresentanza anche dei precedenti sindaci assenti (cui è stata comunque attribuita una fascia unica celebrativa che sarà affissa accanto al gonfalone del comune), gli ex sindaci eletti a suffragio popolare in seguito alla legge del 25 marzo 1993 n.81 che decretava l’elezione diretta del sindaco; ovvero per il comune di Nocera Inferiore, dal 1995.
Presenti quindi a ritirare la Fascia Tricolore: Salvatore Forte, in rappresentanza del padre Matteo Forte, ex sindaco di Nocera Inferiore dal 1995 al 1997, Aldo Di Vito, in carica dal 1997 al 2001 e Antonio Romano, primo cittadino dal 2002 al 2007.
Eseguiti ad apertura della cerimonia: l’inno del comune di Nocera Inferiore “Verrà dalla memoria” (parole della professoressa Teresa Staiano e musica di Don Carmine Ferraioli) e l’inno nazionale. A prendere la parola, dopo la presentazione degli ospiti, l’attuale sindaco Manlio Torquato: «L’Italia sta diventando, soprattutto nell’ambito dei rapporti istituzionali e politici, una sorta di piramide rovesciata, dove sulla punta più fragile cala il peso di tutto il Paese, un’incudine su cui batte ogni martello. Questo riconoscimento stasera quindi va a coloro che hanno profuso il proprio impegno professionale e personale per il bene della propria comunità».
{loadmoduleid 287}L’ex sindaco Aldo Di Vito esprime poi un invito al prossimo sindaco: «Che il sindaco non faccia politica, ma si concentri sulla figura istituzionale e amministrativa che ricopre. E si ricordi che le quattro cose prioritarie da affrontare per questa città sono: zona prefabbricati, Caserma Tofano, allargamento del PIP e raccordo anulare». Segue il ricordo intimo di Salvatore Forte con riguardo alle “notte insonni” ed i sacrifici personali che il padre e tutta la famiglia affrontarono negli anni in cui questi ricoprì la carica di primo cittadino.
Ultimo a prendere la parola, Antonio Romano: «Noi dovremmo avere la capacità, attraverso iniziative come queste di consolidare e coltivare la memoria, per costruire un’identità ed una memoria civica che purtroppo manca in questa città; per insegnare ai cittadini ad avere un approccio corretto e giusto alla politica, facendone un momento di formazione, stimolando intelligenze e le energie giuste per il futuro».