Il suo scopo era quello di ottenere il green pass, ma gli infermieri hanno immediatamente individuato l’inganno e segnalato alle forze dell’ordine
Se la situazione sanitaria da più di un anno a questa parte non fosse così grave verrebbe quasi da ridere. Quasi, perché il tentativo di un cinquantenne di Biella di farsi inoculare il vaccino anti covid in un braccio in silicone, più che far sorridere, suscita rabbia e sdegno.
«Il caso rasenta il ridicolo se non fosse che parliamo di un gesto di una gravità enorme- hanno detto il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – inaccettabile di fronte al sacrificio che la pandemia sta facendo pagare a tutta la nostra comunità, in termini di vite umane e di costi sociali ed economici».
Ma procediamo con ordine. Giovedì 2 dicembre un cinquantenne biellese novax si è recato in un centro vaccinale del comune piemontese indossando una protesi in silicone sul braccio: lo scopo era ovviamente ottenere il green pass rafforzato, che sarà obbligatorio dal 6 dicembre, senza effettivamente vaccinarsi ma iniettando il siero nel finto arto. La messa in scena non ha ingannato l’infermiera addetta alle inoculazioni, che ha notato qualcosa di strano al tatto e alla vista, nonostante, pare, l’applicazione in silicone fosse molto realistica.
{loadmoduleid 284}Alla richiesta dell’infermiera di mostrare l’intero braccio, l’aspirante truffatore ha anche cercato di convincere la donna a chiudere un occhio cosa che, ovviamente, non è accaduta: il no vax è stato denunciato per truffa ai Carabinieri e l’Asl segnalerà il caso anche in Procura.