La società in questione con sede a Napoli acquistava materiale senza IVA per poi rivenderlo con l’indicazione in fattura dell’imposta
Acquistavano materiale plastico senza IVA da un fornitore europeo, per poi rivenderlo con l’indicazione in fattura dell’imposta a società stabilite sul territorio nazionale.
Lo hanno scoperto i Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli che, dopo un’accurata indagine hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di circa 15 milioni di euro nei confronti di una società con sede nella città partenopea, del suo legale rappresentante e dell’amministratore di fatto. La ditta in questione è risultata essere una mera “cartiera” che ha svolto il ruolo di “missing trader” all’interno di una più ampia “frode carosello”.
L’elaborazione dei dati e l’analisi della documentazione raccolta ha consentito di scoprire che fossero sempre le aziende beneficiarie della frode a finanziarie l’acquisto dai fornitori comunitari di riferimento anticipando, contrariamente a ogni comune ed ordinaria prassi commerciale, le somme dovute dalla società cartiera. Quest’ultima essendo stata creata ad hoc ometteva di dichiarare le cessioni fatturate alle società destinatarie e, comunque, risultava sempre inadempiente all’obbligazione tributaria.
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