L’operaio avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe morto sul colpo. Si tratta della nona vittima di incidenti sul lavoro in provincia di Salerno. Sessa: «Una tragedia inaccettabile»
Giovanni Colangelo, operaio di cinquantasette anni originario di Montecorvino Rovella, è morto stamattina a Bellizzi mentre ispezionava una canna fumaria.
Secondo quanto si apprende l’uomo, lavoratore saltuario che pare svolgesse l’attività a nero, avrebbe perso l’equilibrio mentre lavorava sul tetto di un’abitazione nel piccolo centro in provincia di Salerno e sarebbe precipitato a terra sbattendo la testa dopo un volo di diversi metri; a nulla sono serviti i tentativi di soccorso dei sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che costatare il decesso. Ora toccherà agli investigatori fare luce sulla vicenda.
«L’ennesima morte sul lavoro in provincia di Salerno- ha detto Gigi Vicinanza della CISAL Metalmeccanici– conferma l’impossibilità degli organi di controllo a bloccare questo fenomeno. Il prefetto Francesco Russo continua a fare tavole rotonde sul tema, ma cosa è cambiato? Nulla. Dall’inizio di questo 2021 le “morti bianche” ormai non si contano più. Sta diventando una mattanza».
{loadmoduleid 284}Parole dure sono arrivate anche da parte di Arturo Sessa della Cgil.
«Soltanto sabato si è manifestato a Roma per denunciare la strage silenziosa di vite spezzate sul lavoro- ha dichiarato Sessa – sono nove in provincia di Salerno le morti dall’inizio dell’anno. Una catena che non si riesce a spezzare. Non solo parole di circostanza ma è il momento di lanciare una campagna di mobilitazione per allertare tutte le forze a disposizione: Asl, Ispettorato del lavoro, Inail, Inps, rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza. Solo in questo modo si può voltare pagina ed interrompere una tragedia inaccettabile».