Conferenza stampa e tavola rotonda tecnica ieri al palazzo Fienga per presentare i lavori di conservazione e restauro svolti sull’opera pittorica muraria nocerina
Finalmente svelato alla cittadinanza l’affresco restaurato dei 3 apostoli alle spalle della torre normanna, sulla collina del parco. Appuntamento per la presentazione ufficiale ieri mattina nella sala conferenze del palazzo Fienga.
Un progetto, fortemente voluto dai ragazzi di “Ridiamo vita al Castello”, che ha richiesto un impegno sinergico di volontari, amministrazione comunale e professionisti del restauro, nonché ben 7 anni per vedere la luce. Da quando, come ricorda Sergio Claudini, attuale presidente dell’associazione, “un gruppo di ragazzi riuniti sulle gradinate di Sant’Antonio decise di voler fare qualcosa per questo territorio, per tutelare e valorizzare il Castello del Parco”.
Era poi il 2017 quando l’associazione avviava una raccolta fondi immaginando per prima di poter portare alla luce l’affresco, di cui all’epoca poco era visibile all’interno dell’abside alle spalle della torre normanna.
All’appoggio della cittadinanza, seguì quello dell’amministrazione comunale, venendo così a creare una sinergia di intenti grazie alla quale è stato infine possibile avviare ed ultimare questa prima fase di lavori che hanno mirato per lo più al disvelamento e la conservazione dell’opera.
Ad eseguire i lavori, professionisti del restauro dell’associazione romana YOCOCU, tra cui, presenti al convegno: la dottoressa Laura Rivaroli, che si è soffermata sulla descrizione tecnica dell’intervento conservativo condotto e la fotografa di beni culturali, Veronica Marsili, che ne ha presentato una documentazione grafica e fotografica.
Per il comune di Nocera Inferiore sono intervenuti: l’assessore ai lavori pubblici, il patrimonio e le infrastrutture Imma Ugolino ed il consigliere con delega alla valorizzazione del parco Raffaele Salomone. Per la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Salerno, il funzionario Antonio Falchi. Presente anche il presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Salerno, Pasquale Caprio. Per un inquadramento storico archeologico dell’affresco, sono intervenuti l’archeologa medievista e docente UNISA Rosa Fiorillo ed il professor Paolo Peduto.{loadmoduleid 284}
Ultimi a prendere la parola l’archeologa Angela Corolla ed il patologo vegetale Luigi D’Aquino, i quali hanno ripercorso da un punto di vista archeologico e botanico la storia degli insediamenti e le modificazioni ambientali susseguitesi presso il sito su cui insistono oggi il palazzo Fienga ed i ruderi del castello, ovvero la collina del parco.
Il restituire alla cittadinanza l’affresco dei 3 apostoli è stato solo un primo importante risultato per la rivalorizzazione del sito, ma ancora molto è necessario fare per riconsegnare al territorio i beni storici ed artistici che la collina custodisce: ulteriori affreschi da rinvenire con altre opere di scavo e restauro, la messa in sicurezza dei ruderi e le mura del castello (sempre più erose dal tempo) o anche l’affresco del Cristo Pantocratore nella cappella di Santa Margherita, ormai in stato di totale abbandono. L’appello di Ridiamo vita al Castello è quello alla cittadinanza e le istituzioni a difendere e tutelare queste risorse del nostro territorio contribuendo alla loro riscoperta, divulgazione e salvaguardia.