Presentate stamani nell’aula magna dell’Istituto le opportunità lavorative offerte dalla nuova figura dell’agrotecnico, un professionista in grado di recepire il percorso evolutivo e generazionale che investe e trasforma il settore primario in chiave innovativa e sostenibile
Accompagnare ed orientare gli studenti nell’acquisizione di nuove competenze per prepararli ad affrontare le innovazioni dell’agricoltura 4.0 che investono il settore.
È stato questo l’obiettivo dell’ incontro su “Politica agraria europea e Lavoro” che, in parte in presenza ed in parte in modalità a distanza, nell’aula magna del Profagri di Salerno, ha presentato, oggi venerdì 29 ottobre, agli studenti dell’unica scuola in Campania che si occupa esclusivamente di agricoltura, le opportunità lavorative offerte dalla nuova figura dell’agrotecnico, un professionista in grado di recepire il percorso evolutivo e generazionale che investe e trasforma il settore primario in chiave innovativa e sostenibile. «Il mercato del lavoro si evolve continuamente e vogliamo che i nostri alunni siano sempre aggiornati – ha dichiarato Alessandro Turchi, dirigente scolastico del Profagri – quindi abbiamo aperto questo spazio di riflessione e di comunicazione proprio sulle nuove modalità con cui si lavora, sui nuovi scenari per ribadire che l’agricoltura non è il mestiere dell’aratro e della zappa ma una professione che si evolve, un lavoro antico con il cuore assolutamente di innovazione».
È in quest’ottica che il Profagri forma i suoi studenti, quali agrotecnici del domani. {loadmoduleid 284}
L’acquisizione di competenze dunque per un agrotecnico rappresenta l’unica strategia possibile per raccogliere e vincere le sfide che attendono il mondo agricolo nel prossimo futuro in termini di impiego lavorativo.
«Quella che si sta cercando di formare è una nuova figura professionale in perfetta aderenza con quello che è il nuovo modello di agricoltura multifunzionale e multidisciplinare ma soprattutto innovativo e sostenibile – ha spiegato la professoressa Rossella Robusto, esperto Profagri – quando parliamo di agrotecnico intendiamo un percorso che riesca a dare a questi ragazzi la già possibilità del saper fare oltre al sapere disciplinare». Ulteriori dettagli sulla figura dell’Agrotecnico sono stati illustrati da Giuseppe Morello, Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati mentre le opportunità lavorative sono emerse dal confronto con gli imprenditori Teresa Di Giuseppe della Cooperativa Agricola “R-Accogliamo” e Rosario Rago dell’ azienda agricola del Gruppo Rago, la prima ad aver introdotto la “vertical farm” ed il cui fulcro della produzione ha nell’ecosostenibilità e nella ricerca dell’innovazione i suoi punti di forza. “Professionalizzatevi” è stato l’invito partito dagli imprenditori ed è la stessa Politica Agraria Europea che, nella sua programmazione, a partire dal 2023, mette al suo centro, la competenza professionale e l’innovazione nelle sue varie forme, come ha spiegato nel corso del suo intervento la professoressa Teresa Del Giudice, Docente di Politica Agraria – Dipartimento di Agraria – Università di Napoli Federico II. «All’agricoltura aspetteranno ruoli e funzioni nuovissimi – ha detto agli studenti – è il più importante di tutti è quello di gestire lo spazio rimanente, non solo la superficie agricola, ma anche tutta l’agricoltura urbana, i boschi e le foreste che stanno aumentando a dismisura a causa dell’abbandono: agli agrotecnici spetterà gestire questi spazi ed il futuro dell’umanità».