Il giovane nocerino, caregiver, si sta impegnando per portare nel nostro territorio il modello “Scacco Matto”. Una visione innovativa per le persone che affrontano un percorso di cura psichiatrico, con programmi di lavoro, assistenza e reintegro
Dalla Legge Basaglia ad oggi, in Italia, la condizione dei pazienti in trattamento psichiatrico non è di certo migliorata.
Se è vero che da un lato è stata superata la logica di cura manicomiale, con la chiusura definitiva dei quelli che erano dei veri e propri “lager” dove di curativo vi era ben poco, dall’altro lato, tuttavia, gli aspetti negativi della questione sono oggi sotto gli occhi di tutti, visto il mancato compimento definitivo di quel progetto di riforma: con la nascita dei servizi di igiene mentale pubblici, spesso incapaci di gestire l’elevato numero di pazienti e di attuare concreti piani di recupero, il problema si è spostato altrove, in particolare nelle famiglie e nella fragilità degli individui. Durante il percorso di cura psichiatrica infatti gli utenti con problemi rischiano a volte di “perdersi” e famiglie e caregiver in molti casi hanno non poche difficoltà nell’assistenza. Non avere adatti strumenti riabilitativi complica inoltre le relazioni e i rapporti dei soggetti in cura con tutti gli altri membri della società, costringendo chi ha disagi psichici a sentirsi tagliato fuori dal mondo. Per questo motivo, di recente, in Italia è nato il progetto Scacco Matto, che si pone come obiettivo quello di portare una nuova visione nel campo della salute mentale, con lo scopo di dimostrare che qualsiasi persona con un disturbo psichico ha un potenziale da scoprire e utilizzare sia nel mondo sociale che in quello lavorativo alla pari di qualsiasi altro individuo. Il Modello Scacco Matto si basa sul concetto di “recovery“, non tanto alla guarigione in senso clinico quanto a un percorso personale che consenta al paziente di condurre una vita soddisfacente sia sotto l’aspetto dell’autorealizzazione sia nella possibilità di acquisire un ruolo sociale nel proprio contesto relazionale e comunitario. Abbandonare la condizione immutabile di paziente psichiatrico, quindi, per riappropriarsi della normalità della persona e di cittadino. Al momento questo progetto si è sviluppato, con ottimi risultati, solamente al Nord Italia (nelle province di Milano, Como, Ferrara, Bologna e Ravenna), tramite la società Scacco Matto srl, fondata dallo psicologo Wladimir Fezza e formata per oltre il 70% da dipendenti con disagi psichici. Una visione innovativa che ha dato vita alle Club House, dove a persone in cura psichiatrica è offerta l’opportunità di tornare ad impieghi retribuiti, sia attraverso programmi di lavoro supportato nelle varie sedi, che con i programmi di lavoro indipendenti quando si ritiene pronto il soggetto, sempre seguiti da un team di specialisti. Un supporto tra pari, ma con l’estremo sostegno dei “facilitatori sociali” (ESP), ossia persone che pur avendo attraversato un disagio psichico sono ad un buon punto nel loro percorso di cura e riappropriazione dell’identità. Attraverso un corso di formazione professionale in continuo aggiornamento, trasformano il vissuto personale di malattia e guarigione in una risorsa nella relazione d’aiuto, sostenendo chi ha problemi. Il nocerino Domenico Barile, caregiver, si sta impegnando in questo periodo per portare questo modello di cura anche nel nostro territorio e nella provincia di Salerno, con l’apertura di un centro Scacco Matto. “Sto promuovendo sul territorio salernitano – ha spiegato Barile – un progetto riabilitativo psicosociale, che attraverso il supporto tra pari e con l’aiuto degli ESP, esperti in supporto tra pari, contribuisca a migliorare la vita delle persone che stanno affrontando un percorso di cura psichiatrico aiutandoli nella ripresa delle normali attività di vita quotidiana, o nelle relazioni, abilità che molto spesso durante i percorsi di cura si “perdono”. Al momento il nostro gruppo è in formazione ed ho bisogno dell’aiuto di tutti: utenti in trattamento psichiatrico, familiari o caregiver che desiderano una opportunità diversa da quello che c’è al momento a disposizione. Mi contatti qualsiasi persona si occupi di un familiare o utente con disturbo psichiatrico e che necessita di ogni tipologia di aiuto o supporto. L’opportunità in provincia di Salerno la stiamo creando, o almeno ci stiamo provando“. Da qualche giorno è attiva inoltre la pagina Facebook “Scacco Matto Salerno – Servizi per la Salute Mentale” (https://www.facebook.com/scaccomattosalerno), tramite la quale Domenico Barile sta cercando adesione da parte di chi assiste persone in cura nel nostro territorio per incentivare l’apertura di una filiale Scacco Matto e per rispondere a chiunque sia in cerca di informazioni.