Non è stata ancora trovata una sede per il trasferimento delle aule in esubero del liceo scientifico scafatese. L’edificio di via Sant’Antonio Abate di proprietà della Provincia di Salerno non potrà essere utilizzato. Proposto dall’Amministrazione il complesso parrocchiale di Marra
Questa mattina il sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati, ha incontrato il presidente della Provincia di Salerno, l’ingegnere Michele Strianese, per discutere della necessità di reperire una struttura alternativa per la sede succursale del liceo scientifico “Renato Caccioppoli”, ospitata fino allo scorso anno in uno stabile di proprietà della Provincia in via Sant’Antonio Abate.
Era stato proprio il primo cittadino di Scafati, sollecitato dal dirigente scolastico dell’istituto, Domenico D’Alessandro, a chiedere un incontro urgente a Strianese per trovare una soluzione al problema. A Palazzo Sant’Agostino erano presenti anche l’ingegner Angelo Michele Lizio, responsabile del Settore Patrimonio ed Edilizia scolastica della Provincia, e l’ingegnere Nicola Fienga, intervenuto in sostituzione dell’architetto Erika Izzo, responsabile del Settore Lavori pubblici, Manutenzioni e Patrimonio. La Provincia ha confermato l’impossibilità di utilizzare la sede di via Sant’Antonio Abate per quest’anno. L’Amministrazione ha allora proposto l’uso dei locali del complesso parrocchiale di Marra, su cui la Provincia si è espressa favorevolmente. “Il presidente Strianese – ha spiegato Salvati – che ringrazio per averci ricevuto, ci ha ribadito che la sede di via Sant’Antonio Abate non potrà essere utilizzata, rendendosi disponibile a reperire, nel più breve tempo possibile, una struttura alternativa di proprietà della Provincia, per consentire il trasferimento delle aule in esubero del liceo scientifico. Nel frattempo, come Amministrazione, abbiamo proposto di utilizzare i locali messi a disposizione da don Carmine Pagano, parroco della Chiesa Vergine del Suffraggio di Marra, all’interno del complesso parrocchiale. Si tratterebbe di una soluzione transitoria che ci consentirebbe di evitare doppi turni e altri disagi per gli studenti. La Provincia si è detta favorevole a tale ipotesi, rendendosi disponibile ad effettuare, nei prossimi giorni, un sopralluogo nei locali per verificare la fattibilità della proposta”.