Il patrimonio, sequestrato tra Campania e Lazio, era riconducibile a Michele Palumbo, già condannato a 12 anni di reclusione per associazione mafiosa
Gli agenti della Guardia di Finanza di Napoli hanno proceduto alla confisca, tra Campania e Lazio, di un ingente patrimonio del valore di 17milioni e 600mila euro riconducibile a Michele Palumbo, appartenente al clan Mallardo. Si tratta di 17 unità abitative tra i comuni di Giugliano, Aversa, Mentana e Monterotondo, 11 terreni nel comune di Mentana, oltre a quote e immobili relativi a una società operante nel settore immobiliare con sede a Fonte Nuova.
L’attività trae origine da indagini eseguite tra il 2010 al 2021 con diversi provvedimenti di sequestro preventivo e di misure di prevenzione patrimoniali disposti dai Tribunali di Roma e Napoli nei confronti, tra gli altri, del Palumbo, che aveva già ricevuto una condanna a 12 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. In questo contesto criminale il clan Mallardo ha investito i propri proventi illeciti in attività immobiliari e in una sua società operante nel settore edile; il sodalizio era stato favorito da Giuseppe D’Alterio, genero di Michele Palumbo, per conto del quale si interessava di diversi settori economici quali quello edilizio, immobiliare nonché della distribuzione del caffè agli esercizi commerciali del giuglianese e del casertano, ove acquisiva commesse anche in zone controllate da clan camorristici alleati, come il Clan dei Casalesi.