Dipendenza, impulsività e poca reattività; e c’è anche la Nomofobia (No Mobile Phobia) ossia la paura e l’ansia di non essere online nè rintracciabili
In un periodo storico in cui le ansie e i fenomeni di depressione sono aumentati perchè ognuno è stato privato del proprio quotidiano, delle relazioni sociali così come si era abituati e trovando nell’uso dello smartphone l’escamotage, la soluzione sia per lavoro sia per tenere contatti con il mondo esterno.
Tutto normale, finchè, però, non diventa troppo.. troppo internet, troppo smartphone e sempre connessi; tra le varie conseguenze, non a caso, è esplosa la nomofobia: la sola idea di non poter utilizzare il cellulare, perchè scarico o perchè ci si trova in luogo in cui non c’è copertura di rete scatena uno stato di ansia, sconforto, difficoltà di concentrazione che si traduce in una vera e prorpia paura di perdere il contatto con la tecnologia.
Inoltre i ragazzi che trascorrono troppo, eccessivo, tempo utilizzando lo smartphone, il PC o qualunque tipo di dispositivo tecnologico, potrebbero rilevare anche poce reattività e prontezza nello sport.
A questi si sommano comportamenti impulsivi del volere ed ottenere tutto e subito conseguenza del gioco vituale; stress cervicale se si sta per troppo tempo con la testa china verso lo schermo del cellulare; sotto stress anche la salute dei nostri occhi, perché con un uso massiccio di device elettronici la retina è sovrastimolata.
È indubbio che la tecnologia ha permesso di sopperire a diverse mancanze, ma il rischio che si corre è quello però di perdere la percezione della realtà fino ad alienarsi e essere sottoposti al tecnostress che si manifesta con stanchezza, irritabilità, insonnia. Smartphone si, ma con moderazione, è diventato fondamentale ma rischiamo diventi totalizzante. Dunque nei momenti in cui se ne può fare a meno meglio dedicarsi ad altro… lettura, uscite in montagna o al mare o cellulare spento e lontano dal letto.