I dati sono stati resi noti dall’Aifa; l’86,1% sono riferite a eventi non gravi, il 13% delle segnalazioni hanno spaventato e si sono manifestate quasi sempre nel giorno stesso della vaccinazione
Prosegue senza sosta la campagna vaccinale in tutta Italia, con l’obiettivo di far iniziare in sicurezza l’anno scolastico e permettere alle attività commerciali di non subire ulteriori danni economici provocati da eventuali nuove chiusure imposte da una nuova ondata del virus.
La percentuale dei cittadini contrari al vaccino diminuisce ogni giorni di più, anche grazie ai dati piuttosto confortanti diffusi dall’Aifa. Secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco, infatti, dal 27 dicembre 2020 al 26 agosto 2021 sono pervenute 91.360 segnalazioni di sospetta reazione avversa su 76.509.846 dosi somministrate, di cui l’86,1% fa riferimento a eventi non gravi come dolore in sede di iniezione, febbre, stanchezza e dolori muscolari. La sintomatologia più grave (13,8% del totale) si è sempre manifestata nel giorno stesso dell’iniezione o al massimo nelle 24 ore successive e solo più raramente oltre le 48 ore. Nella campagna vaccinale in Italia il vaccino più usato è il Pfizer (71%), seguito da Astrazeneca (16%), Moderna (11%) e Johnson (2%).