Con il tempo di 37”50 gli azzurri superano la Gran Bretagna grazie allo slancio del sardo al traguardo. Medaglia pesantissima, quinta nell’atletica. Trionfi anche per Palmisano nella 20km di marcia e per Busà nel karate
Altra impresa storica nell’atletica da parte degli azzurri alle Olimpiadi di Tokyo. Nel pomeriggio i velocisti della squadra italiana hanno conquistato l’oro nella staffetta 4×100, con un margine di vittoria di appena un centesimo di secondo rispetto agli avversari della Gran Bretagna.
In pista Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Eseosa Desalu e Lorenzo Patta che centrano il quinto oro dell’atletica ai Giochi. Un altro trionfo incredibile, pazzesco e inimmaginabile che stabilisce ulteriormente la dimensione sportiva dell’Italia tra le grandi potenze mondiali con quello che è anche il nuovo record nazionale (37”50). Il destino della gara nelle mani soprattutto di Filippo Tortu: l’atleta sardo riceve da Desalu, reduce dalla curva, il testimone sul rettilineo finale, e nonostante uno scatto non eccezionale, riesce a risucchiare la Gran Bretagna con un lanciato da urlo, lanciandosi su filo di lana al fotofinish con la prontezza che l’inglese non ha. Questione di millesimi: emozioni senza fine, oltre ogni sogno. L’Italia è leader nell’atletica. Ma non solo. Questa mattina altri due “ori” importantissimi: Antonella Palmisano conquista la medaglia più pesante nella 20 km di marcia a Sapporo, proprio come il collega maschile e corregionale Massimo Stano. Oro anche per Luigi Busà nel karate, con una vittoria-capolavoro contro l’azero Aghayev. Record di medaglie per l’Italia, ben 38, superando le 36 che resistevano da Los Angeles 1932, ugugliate poi a Roma 1960. Ora è settima nel medagliere olimpico, davanti a Germania, Paesi Bassi e Francia e primo paese tra quelli dell’Unione Europea.