Si tratta dell’intestatario e della detentrice di fatto di un meticcio ritrovato lo scorso giugno malnutrito e in condizioni di salute critica al confine con Pellezzano
«Avere un animale domestico è come avere un nuovo componente della famiglia. Abbandonarlo è un reato grave, penale, duramente perseguito oltre che una cattiveria umana inaudita». Lo ha detto l’assessore alla polizia municipale di Cava de’Tirreni Germano Baldi, a proposito della denuncia scattata nei confronti dell’intestatario e della detentrice di fatto di un cane maschio, mantello nero ritrovato in stato di abbandono, malnutrito e in condizioni di salute critiche nello scorso mese di giugno sui monti tra Pellezzano e Cava de’Tirreni.
Gli uomini del servizio veterinario dell’ASL Salerno avevano immediatamente provveduto a ricoverarlo a Nocera Inferiore. Nel frattempo erano state avviate le indagini per risalire ai responsabili; dalla lettura del microchip si era potuto risalire facilmente, dalla banca dati regionale, all’intestatario del cane, S.C. di Cava de’ Tirreni, 56 anni, che non avendo risposto alla comunicazione inviata dall’Asl è stato rintracciato dagli agenti della Sezione Ambiente della Polizia Locale, che gli hanno notificato la notizia di reato per abbandono di animale domestico. Insieme a S.C. è stata denunciata anche A.M.G. che, come raccontato dall’intestatario del cane, era la custode di fatto del cane insieme alla figlia che, minorenne, aveva adottato l’animale.