Sui social si parla di “World Wide Demonstration”, con proteste organizzate in più di venti piazze italiane. Intanto ieri boom di prenotazioni per i vaccini
Il decreto varato nei giorni scorsi dal governo Draghi che rende obbligatorio il Green Pass a partire dal prossimo 5 agosto ha diviso in due l’opinione pubblica.
Da un lato c’è chi applaude all’iniziativa, nella speranza che in questo modo si possa evitare o quantomeno contenere la terza ondata di contagi prevista dai virologi a partire da settembre e ottobre. Il rovescio della medaglia mostra una grossa fetta di popolazione contraria alla “certificazione verde”, perché ritenuta lesiva della privacy. Sui social si è scatenata una vera e propria protesta; alcuni si riferiscono alla giornata di oggi come “No green pass day”, altri parlano di “World Wide Demonstration”. L’appuntamento per manifestare il proprio dissenso nei confronti dell’ultimo decreto governativo è per questo pomeriggio alle ore 17:30. Previste mobilitazioni in più di venti piazze italiane, con l’obiettivo di raggiungere gli stessi risultati conquistati dal popolo francese.
Nel frattempo è corsa al vaccino: nella giornata di ieri si è registrato un boom di prenotazioni in numerose regioni dello Stivale, al punto che per alcune ore la piattaforma è andata in tilt. La paura di dover rinunciare alle vacanze, o peggio ancora di avere impedimenti nello svolgere l’attività lavorativa quotidiana è tanta. La speranza è che i vari centri vaccinali sparsi per l’Italia riescano a soddisfare la richiesta di prime dosi, visto che nelle ultime settimane si tende a dare la precedenza a completare il ciclo vaccinale con la seconda somministrazione, scatenando l’ira di cittadini che risultano prenotati da oltre un mese e non hanno ancora ricevuto la tanto attesa convocazione.