Il primo inseguimento ieri tra i passanti nel centro della città metelliana. Ancora non chiari i motivi per cui è stato lasciato a piede libero dopo il primo furto
Ha tentato di nuovo il colpo rubando un furgone all’alba il 51enne che ieri a bordo di un’auto, anch’essa sottratta al proprietario, ha scatenato il panico tra il corso di Cava de’ Tirreni e Roccapiemonte, con un inseguimento folle tra pedoni e ciclisti.
Il tutto ha avuto inizio proprio ieri pomeriggio: A.A., originario della cittadina metelliana, ma residente a Roccapiemonte, ha imboccato corso Umberto I a Cava contromano, da piazza San Francesco verso piazza Duomo, in quella che è una zona a traffico limitato e sempre molto affollata. Giunto all’altezza di via Balzico, è stato notato da alcuni agenti di Polizia municipale che gli hanno ordinato di arrestarsi. Ma, il 51enne, alla guida di un’auto rubata a Pagani poco prima, non ha esitato ad ingranare la retromarcia e a dare il via ad un folle inseguimento lungo la strada statale verso Nocera. Alla Polizia municipale si sono aggiunte due volanti della Polizia di Stato del locale commissariato, i cui agenti hanno anche affiancato il malvivente minacciando di esplodere colpi di pistola. Ciò non ha rallentato però la fuga dell’uomo che all’incrocio di Camerelle ha svoltato verso Roccapiemonte schivando più volte auto, pedoni e ciclisti a gran velocità. In via Pagano si è conclusa la sua corsa, dove sono scattate inevitabilmente le manette. Questa mattina, però, l’amara e paradossale sorpresa. Poco dopo le 6, l’uomo – che era a piede libero e non è ancora chiaro il motivo – ha incredibilmente rubato un altro mezzo. Come riportato dai colleghi di Telenuova, in questo caso si è trattato di un furgone adibito al trasporto del latte. Intercettato dai poliziotti che lo avevano arrestato ieri, ha dato vita ad un nuovo inseguimento tra le strade di Cava, fino ad essere raggiunto in via Nazionale a Nocera Superiore. Recidivo, sono scattate per lui le manette per la seconda volta a distanza di poche ore. Questa volta, si spera, per davvero.