La squadra di Lippi supera i tedeschi nella competizione iridata organizzata in casa loro. Decisivi ai supplementari Grosso e Del Piero
La Nazionale di Roberto Mancini è riuscita in pochi mesi a gettarsi alle spalle lo scetticismo derivato dalla mancata qualificazione ai mondiali del 2018 e ad attirare dalla sua parte anche l’affetto dei più scettici. Dopo il successo contro il Belgio, il prossimo banco di prova si chiama Spagna; un altro successo schiuderà le porte della finale. Un cammino quasi perfetto quello di Chiellini e soci, vicino ai livelli del campionato mondiale vinto in Germania nel 2006, dove la squadra guidata da Marcello Lippi rasentò la perfezione.
Il trionfo si celebrò nell’atto finale di Berlino contro la Francia, ma la partita più bella e ricordata con maggiore orgoglio è la semifinale, che si disputò proprio il 4 luglio contro i padroni di casa allenati da Klinsman. I tempi regolamentari si chiusero in perfetta parità e nel primo supplementare l’Italia colpì due legni. A due minuti dai calci di rigore l’apoteosi: Pirlo offrì a Grosso che senza pensarci due volte scaricò tutta l’adrenalina che aveva in corpo in una bordata che morì alle spalle di Lehman. Due minuti dopo arrivò il colpo del definitivo ko per la Germania: azione di ripartenza impostata da Totti, rifinita da Gilardino e conclusa da Del Piero che dopo oltre settanta metri di corsa superò Lehman facendo esplodere di gioia il settore dello stadio riservato ai tifosi italiani e tutti coloro i quali erano in trepidante attesa vicino al televisore. Le strade si riempirono di persone all’inverosimile, i social erano usati da pochissime persone e nessuno aveva il tempo di essere moralista. L’Italia aveva battuto la Germania a casa sua ed era in finale ai mondiali. Il resto contava poco, quasi niente. Cinque giorni più tardi crollarono anche i francesi, con la firma decisiva del solito Grosso. Gli Azzurri erano campioni del mondo e quei ricordi saranno destinati a restare per sempre impressi nella mente di tutti gli italiani.