L’iniziativa, contro l’aumento della “Tampon Tax”, nasce dal lavoro dell’associazione “Noi con voi: Spazio Viola” con il sostegno del vicesindaco Federica Fortino e delle farmacie Boscia e Ferrante
di Redazione
Prende vita anche a Nocera Inferiore il dibattito sulla cosiddetta “Tampon Tax”, l’imposta sui prodotti igienici femminili essenziali (assorbenti interni, esterni, coppette mestruali).
In diversi Paesi europei e del mondo si è aperta una discussione sull’entità e l’opportunità di ridurre questa imposta, dato l’aumento del costo di questo bene definibile primario. Questo progetto, che ha già avuto una vasta eco a livello nazionale sarà avviato anche nella città capofila dell’Agro grazie allo sforzo dell’associazione “Noi con voi: Spazio Viola” con il sostegno del vicesindaco Federica Fortino e delle farmacie Boscia e Ferrante. Nel mese di luglio nelle due farmacie sarà possibile acquistare assorbenti con IVA ridotta secondo il seguente calendario: farmacia Boscia 2, 9 e 16 luglio; farmacia Ferrante 7, 14, 21 e 28 luglio. Un primo passo, anche se temporaneo, verso un traguardo ambizioso nel nostro Paese. Come è noto, infatti, in Italia si applicano tre diverse aliquote IVA sui prodotti in commercio: 4% sui generi di prima necessità; 10% su prodotti alimentari, operazioni edilizie e servizi turistici; 22% su tutti gli altri prodotti. L’obiettivo è quindi quello di far riconoscere i prodotti sanitari per il ciclo mestruale quali beni di prima necessità, poichè allo stato attuale sugli assorbenti grava l’aliquota ordinaria prevista dal sistema fiscale, ossia quella del 22%. In Europa numerosi Paesi hanno affrontato positivamente il tema: in Francia, ad esempio, la Tampon Tax è stata ridotta dal 20% al 5,5%, in Belgio e nei Paesi Bassi è passata al 6%, in Spagna al 4%, in Germania al 7% e in Irlanda non viene affatto applicata. Finora oltre 250mila cittadine e cittadini hanno firmato appelli per chiedere al Governo e al Parlamento di abolire o quantomeno ridurre la “Tampon Tax”, e già alcuni Comuni italiani hanno abolito, seppure temporaneamente, tale imposta presso le farmacie comunali in attesa dell’emendamento a livello nazionale.