24 anni fa vedeva le stampe la prima edizione del primo capitolo della saga con cui sono cresciute intere generazioni. Un fenomeno letterario e cinematografico del XX e XXI secolo
di Valentina Milite
Era il 30 giugno del 1997 quando una piccola casa editrice londinese dava alle stampe il primo libro di una saga destinata a segnare le future generazioni, contribuendo a fare del fantasy non più un genere letterario di nicchia, ma una categoria cult da milioni di copie vendute.
Il mondo magico di Harry Potter, sin dalla prima edizione, ha presto conquistato bambini e ragazzi di tutto il mondo, che rimasti fedeli alla saga, sono cresciuti insieme ai protagonisti.
Oggi, l’universo magico creato dalla britannica J.K. Rowling e sviluppato sia nella collana di volumi che hanno fatto seguito al primo “Harry Potter e la pietra filosofale”, che nella saga cinematografica, vanta appassionati di tutte le età: a partire dai più piccoli, agli ormai adulti, che dall’uscita del primo volume, non hanno mai smesso di seguire i loro beniamini magici.
Ma come ha fatto un racconto di fantasia, di maghi, streghe e “animali fantastici” a conquistare tanti fan in giro per il mondo?
La magia ha da sempre suscitato un certo fascino nell’essere umano, legato al misticismo, all’occulto, alle forze della natura fuori della nostra comprensione e controllo, a tutto ciò che percepiamo, ma non possiamo materialmente toccare, vedere o sentire. Se le più antiche comunità avevano dapprincipio esaltato il misticismo e l’idea di un mondo soprannaturale, con cui solo taluni eletti (stregoni, sciamani e sacerdoti) erano in grado di entrare in contatto; la storia ha col tempo e principalmente in epoca medioevale contribuito a demonizzare tutto ciò che fosse ritenuto occulto ed inspiegabile attraverso la scienza dell’epoca e soprattutto i testi sacri.
Fu bandito così il paganesimo, l’animismo ed ogni forma di misticismo oscuro, tra cui la magia; tant’è che persino in epoca contemporanea, sulla saga di Harry Potter sono state sollevate polemiche nel mondo cristiano ed islamico secondo cui la sua lettura avrebbe potuto instradare i bambini al satanismo!
Fortunatamente però, sono rimaste opinioni isolate e la Chiesa cattolica, ad esempio, non si è mai realmente espressa con fermezza ed in veste ufficiale sull’argomento. Tuttavia, alcuni suoi rappresentanti hanno lodato in varie occasioni, i valori di amicizia e coraggio che trasmette, oltre all’esaltazione della lotta del bene contro il male, rappresentata dalla battaglia che i protagonisti conducono per l’intera epopea contro l’antagonista e mago oscuro Voldemort.
La saga infatti è riuscita a restituire universalmente un valore positivo alla magia, un mondo fantastico di streghe, maghi e creature immaginifiche che scelgono di restare nella luce e combattere le forze oscure che lentamente si insinuano in tutti i contesti sociali, a partire dalla scuola di Hogwarts, scenario dove muovono i primi passi i protagonisti e da cui impareranno ad affrontare poi il mondo esterno, metafora di quanto accade nella realtà ed aspetto che ha permesso a tanti ragazzi di immedesimarvisi.
Merito della trama, infatti, è stato quello di seguire la crescita dei protagonisti, accompagnando i piccoli lettori “babbani” durante le loro differenti fasi di vita. Un aspetto innovativo che ha di fatto contribuito a fare di Harry Potter un fenomeno letterario e cinematografico tra il XX e XXI secolo, restituendo ad intere generazioni il piacere dell’immaginazione e della fantasia.