Vicino alla sua squadra del cuore nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, ha seguito anche la semifinale play off col Latina. La società rossonera lo ha ringraziato con una maglietta
88 anni e non sentirli per don Gerardo D’Aurelio, storico tifoso della Nocerina che non poteva mancare ieri allo stadio “Francioni” per la semifinale play off contro il Latina.
Ha seguito tutte le gare interne della sua squadra del cuore e molte anche in trasferta, nonostante la paura e le limitazioni imposte dalla pandemia. Bandiera esposta regolarmente al balcone di casa, sciarpa al collo e si parte verso il Lazio con tanta fiducia, viste le ottime prestazioni sciorinate dai molossi nelle due gare di campionato contro i nerazzurri di Scudieri. Durante il viaggio ha raccontato al sottoscritto, che ha avuto l’onore di accompagnarlo, diversi aneddoti sulla storia del bicolore, spaziando da fatti accaduti negli anni ’50 ad episodi degli ultimi anni, con la lucidità di un ragazzino. Allo stadio la classica tensione che è cresciuta sempre di più nell’arco della gara, fino al grosso dispiacere sul gol di Di Renzo e al briciolo di speranza che il pareggio di Rizzo ha portato a tutti i tifosi rossoneri. Al termine dell’incontro era dispiaciuto, amareggiato per un arbitraggio a suo modo discutibile e che ha favorito in tutto e per tutto la squadra di casa. Se ne stava in disparte durante le interviste ai protagonisti, con la delusione di non aver conquistato quella finale che “a Torre Annunziata ci avrebbe fatto divertire”. Il centrocampista Alessio Donnarumma, in accordo con la società, ha così deciso di regalargli la maglia che aveva indossato durante la partita. Un modo per ringraziarlo della vicinanza mostrata durante tutto il campionato e per rendere meno amaro il viaggio di ritorno verso casa, con la certezza che quando in campo ci saranno undici casacche rossonere don Gerardo sarà sempre sugli spalti, a prescindere da società, allenatori e calciatori che si alterneranno.