I genitori rompono il silenzio ed escludono la pista razziale dopo che diverse testate nazionali hanno riportato una lettera scritta dal giovane nel 2018
di Fabrizio Manfredonia
Si sono tenuti oggi, nella chiesa di San Giovanni Battista di Cicalesi, i funerali di Seid Visin, il ventenne calciatore di origini etiopi che si è tolto la vita nei giorni scorsi.

Non è chiaro cosa abbia spinto al suicidio il giovane adottato da una famiglia di Nocera Inferiore che, ad una carriera nel calcio professionistico. Ricordiamo che aveva debuttato nelle giovanili del Milan condividendo l’esperienza con il portiere Gianluigi Donnarumma, ma aveva preferito lo studio. Tuttavia nelle ultime ore si era imposta prepotente l’idea che il gesto fosse stato dettato da una motivazione razziale in virtù di un post pubblicato da Seid nel 2018 su facebook.
«Adesso, ovunque io vada, ovunque io sia, ovunque mi trovi – scriveva tra le altre cose Seid – sento sulle mie spalle, come un macigno, il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone».
Diverse testate nazionali hanno quindi riportato nei loro articoli il testo integrale del post dando per scontato che il gesto estremo di Seid sia stato in qualche modo collegato ad episodi di razzismo: per questo motivo i genitori del ragazzo, Walter Visin e Maddalena Imperato, si sono visti costretti a smentire il movente razziale.
«Il gesto estremo di Seid – hanno dichiarato i due genitori adottivi ai microfoni dei colleghi di Telenuova- non deriva da episodi di razzismo. La lettera che in queste ore sta circolando su svariate testate giornalistiche è tratta da un post Facebook di quasi 3 anni fa».
Secondo Walter Visin e Maddalena Imperato le parole di Seid sarebbero quindi state strumentalizzate.
La salma è stata portata in spalla dai calciatori dell’Atletico Vitalica, squadra di calcio a 5 in cui giocava Seid; domani, in occasione della giornata nazionale dello sport organizzata da CSI e CONI a Nocera Inferiore, i partecipanti all’evento osserveranno un minuto di silenzio in memoria di Seid.

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