Il documento sarà consegnato al Congresso il 25 giugno, ma il New York Time ne ha pubblicato piccole indiscrezioni, che non escludono la presenza reale degli extraterrestri
«Di sicuro non è tecnologia americana». È un’anticipazione sul rapporto sugli oggetti volanti non identificati (Ufo) o Unidentified Aerial Phenomena (Uap) che l’Intelligence americana dovrebbe consegnare al Congresso Usa il 25 giugno. A pubblicarla il New York Times.
Allora siamo vicini alla “grande rivelazione”? Pare che le cose non siano proprio così… Secondo il rapporto “non c’è alcuna prova” che i fenomeni aerei che hanno per testimoni personale militare aereo e marittimo siano riconducibili a “astronavi aliene”, ma “non è possibile escluderlo”.
Potrebbe trattarsi, secondo le indiscrezioni sul contenuto del rapporto, di tecnologia russa o cinese. Secondo l’Intelligence Usa infatti questi Paesi possiedono tecnologia per la velocità ipersonica, come è possibile rilevare in 120 incidenti da loro registrati.
Ma non bisogna dimenticare che, secondo le dichiarazioni rilasciate dall’ex presidente Obama: “Ci sono filmati e registrazioni di oggetti nei cieli che non sappiamo esattamente cosa siano”. Sarà probabilmente un altro – lento – passo verso la rivelazione che non siamo soli. Ma l’uomo moderno arriva tardi: in realtà testimonianze concrete di fenomeni extraterrestri ci sono fin dai tempi più remoti. Il serissimo Plinio il vecchio nel suo Naturalis Historia, secondo libro, scrive “Strepito d’armi e suoni di tromba uditi dal cielo durante le guerre cimbriche (101 a. C.) ci è stato riferito, spesse volte sia prima che dopo. Inoltre nel terzo consolato di Mario (103 a. C.) dagli amerini e dai tudertini furono viste armi celesti (che provenivano) da oriente e da occidente e che tra di loro si scontravano, ed erano respinte quelle che erano (giunte) da occidente. Non c’è nessuna meraviglia nel vedere fiamme nello stesso cielo e spesso si sono viste nubi prese da un fuoco più grande“.
Giuseppe Flavio, invece, nelle sue “Guerre Giudaiche” scrive: “Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione dei carri da guerra e schiere di armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano la città. Inoltre, alla festa che si chiama la Pentecoste, i sacerdoti che erano entrati di notte nel tempio interno (di Gerusalemme) per celebrarvi i soliti riti riferirono di aver prima sentito una scossa e un colpo, e poi un insieme di voci che dicevano: da questo luogo noi ce ne andiamo“. Si trattava degli Elhoim di cui parla la Bibbia. Episodio riportato anche da Tacito nel libro V delle sue “Historiae“.
A tutti è noto il contenuto di Ezechiele 3: “Allora uno spirito mi sollevò e dietro a me udii un grande fragore: «Benedetta la gloria del Signore dal luogo della sua dimora!». Era il rumore delle ali degli esseri viventi che le battevano l’una contro l’altra e contemporaneamente il rumore delle ruote e il rumore di un grande frastuono“. Che la gloria del signore si sollevi con gran fragore da terra fa gridare da secoli agli Ufo. E gli esempi sono ancora decine e decine…