È una iniziativa che non solo va a riqualificare uno spazio che sino a poco tempo fa era usato come parcheggio del vicino Tribunale, ma lo rende fruibile alla cittadinanza e favorisce la crescita culturale dei ragazzi
di Francesco Li Pira
Importante iniziativa del Rotary Club Salerno a.f. 1949 che – assieme ai Rotary Club Salerno Duomo, Salerno Est, Salerno Nord Due Principati e Salerno Picentia e grazie al cofinanziamento della Rotary Foundation – ha donato all’I.C. Giacinto Vicinanza e alla dirigente Sabrina Rega un orto didattico.
All’inaugurazione hanno partecipato, con il presidente Rocco Pietrofeso, i presidenti degli altri Club salernitani e l’assistente del Governatore Anna Maria Ieraci Bio, l’arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi, il sindaco Vincenzo Napoli, l’assessore Eva Avossa, l’onorevole Piero De Luca e numerose autorità.
Duplice l’importanza della manifestazione, che non solo va a riqualificare uno spazio che sino a poco tempo fa era usato come parcheggio del vicino Tribunale, ma lo rende fruibile alla cittadinanza e lo inquadra in un più grande progetto di crescita culturale dei discenti dell’I.C. Vicinanza – che con l’orto didattico affinano la loro motricità, favorendo anche una inclusione scolastica reale – facendo loro capire l’importanza di una corretta alimentazione, del rispetto delle ciclicità stagionali e della corretta cultura ambientale, in un ambiente troppo spesso famoso per disastri ambientali. L’innovativo progetto di un orto didattico a rotelle, modificabile a seconda dei bisogni, è stato elaborato dall’architetto Umberto Maria Cioffi, vicepresidente del Rotary Club Salerno a.f. 1949.
In un momento in cui si sente spesso parlare di “green economy” e di “sostenibilità ambientale”, l’orto didattico risponde ad un bisogno sempre più urgente dell’uomo del nostro tempo, quello di potersi riconnettere al mondo della natura, la quale, opportunamente addomesticata, fornisce il nutrimento sia al corpo che alla mente.
L’orto scolastico è infatti un vero e proprio laboratorio a cielo aperto ed è uno spazio in cui i bambini possono lavorare il terreno, seminare, innaffiare, curare la crescita e lo sviluppo di ortaggi e di fiori, raccogliere i frutti; permette di educare all’osservazione e alla conoscenza della natura, al gusto del lavoro manuale, all’attesa dei tempi e dei prodotti; consente anche di riappropriarsi dei ritmi della natura. L’orto didattico, quindi non rappresenta il fine, ma il mezzo dell’azione educativa: per questo la realizzazione degli spazi ad orto si lega strettamente ad una serie di attività formative rivolte ai docenti, allo scopo di promuovere e scoprire le attività didattiche e laboratoriali che potranno essere svolte in queste vere e proprie aule a cielo aperto.