Secondo il governatore campano, i “regali” finanziano la manovalanza della malavita, senza essere di aiuto nell’avviare attività imprenditoriali. Situazione contagi in netto miglioramento, ma l’imperativo è chiaro: “Adottiamo ancora grande prudenza”
di Nello Vicidomini
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza sanitaria e sulla campagna di vaccinazione anti-Covid nella solita diretta Facebook del venerdì.
Campagna vaccinale che continua spedita in Campania, con un dato record nella giornata di ieri. Il governatore si è detto molto soddisfatto del cammino verso l’immunizzazione della regione, con il chiaro obiettivo di raggiungerla entro luglio: “Ieri in Campania abbiamo superato le 72mila vaccinazioni in 24 ore, siamo andati oltre l’obiettivo che ci eravamo prefissati qualche mese fa, cioè di riuscire a fare 60mila vaccinazioni al giorno. Sempre con l’obiettivo di vaccinare tutti i cittadini di Napoli entro luglio, con le isole e i capoluoghi di provincia. Se avremo le dosi necessarie riusciremo a raggiungere questo obiettivo. Abbiamo superato la quota di 3 milioni di somministrazioni complessive e 1 milione di cittadini campani hanno ricevuto la prima e la seconda dose. Mi sembrano dei numeri importanti, tenendo conto sempre del fatto che in Campania abbiamo 20mila dipendenti in meno rispetto alla media nazionale”. Poi arriva l’annuncio del vaccino Covid per i giovani che dovranno tenere l’esame di maturità quest’anno. L’idea di vaccinare i maturandi era già nell’aria e si sta valutando di farlo anche in ambito nazionale. Si tratta però di una vera e propria corsa contro il tempo, con la necessità di forniture immediate: «Se arrivano i vaccini dai primi giorni di giugno vaccineremo i ragazzi che dovranno fare gli esami di maturità in Campania: gli over 18 con il vaccino Johnson&Johnson e sotto i 18 anni con Pfizer. Se ci arrivano i vaccini…». Calano i contagi e il numero di posti letto occupati nella regione, ma per De luca la parola d’ordine rimane “prudenza“. Tra chi ha deciso di non vaccinarsi, e l’eventualità ormai concreta di una terza dose per i primi vaccinati, il rischio di una nuova esplosione del contagio è concreto secondo il governatore: “Abbiamo ancora un buon numero di cittadini non vaccinati e che non vogliono farlo, almeno un 15 per cento non ha voluto vaccinarsi. Se non avremo completato le vaccinazioni per gli alunni per settembre, con l’apertura delle scuole rischiamo una nuova diffusione del contagio. Problema anche negli ospedali per chi si è vaccinato a gennaio-febbraio e che non avrà più anticorpi all’inizio dell’inverno. Fuori casa indossiamo la mascherina, adottiamo ancora grande prudenza. Comunque ci stiamo avviando verso una situazione di ripresa delle attività economiche e della vita sociale“. Proprio in merito alla ripresa delle attività, De Luca chiarisce le difficoltà riscontrate nell’adozione del protocollo per svolgere i matrimoni in sicurezza, in seguito alle nuove prescrizioni dettate dal Comitato tecnico-scientifico: “Abbiamo un problema su matrimoni, ma il Cts ha fatto ulteriori prescrizioni, fissando un numero per le presenze nell’ambito delle cerimonie e all’esterno dei locali. Ora l’adeguamento lo deve fare il ministero della Salute. E quindi così dovremo aspettare metà giugno. Ad oggi bisogna rispettare nei ristoranti le norme previste, distanziamento e divieto di assembramento“. In chiusura, il governatore ha fatto il punto anche sulla necessità di lavoro per i giovani, dicendosi contrario ad ogni forma di bonus o sussidio: “Abbiamo fatto un piano per ringiovanire la pubblica amministrazione, inserendo figure professionali nuove. Vorremo dare lavoro ai giovani, non il bonus. E’ sconcertante da parte dello Stato aver pensato al regalo prelevandolo con la tassa di successione. Serve lavoro, non i soldi. Aiutiamo soprattutto i figli della povera gente. Non dobbiamo dare neanche un euro senza ricevere una prestazione di lavoro o di formazione. Con diecimila euro non possono avviare neppure attività imprenditoriali. I regali finanziano la manovalanza della malavita in molte parti del Sud“.