Molto incoraggianti i primi dati emersi da una videoconferenza organizzata la scorsa settimana dal reparto del presidio ospedaliero paganese
Consolidare l’integrazione tra ospedale e territorio per incrementare la collaborazione fra medici di base e specialisti in ematologia per diffondere le conoscenze delle nuove strategie terapeutiche, con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa e la mobilità passiva.
È stato questo il senso dell’incontro organizzato dal reparto di Ematologia dell’ospedale “Andrea Tortora” di Pagani, tenutosi in videoconferenza lo scorso fine settimana. Al centro della giornata di studi la divulgazione dei dati epidemiologici relativi al progetto di “piattaforma informatica”, una vera e propria “rete territoriale ed aziendale”, voluta e realizzata dal dottor Catello Califano, direttore della Unità Operativa di Ematologia con Autotrapianto di Cellule Staminali del Tortora, in collaborazione con il dottor Raffaele Sellitto, responsabile del Consorzio/Cooperativa di Medicina generale “MEGA-ELLAS” ed il dottor Elio Giusto, responsabile della cooperativa di medicina Generale “Moscati”.
Il Progetto di “rete”, strutturato nel febbraio 2020, ha assunto una particolare importanza ed utilità nel periodo di emergenza epidemiologica Covid, con la chiusura degli accessi ambulatoriali. I dati di 14 mesi di lavoro dimostrano che il “progetto piattaforma informatica” ha realizzato gli obiettivi prefissati:
– 3.359 mail per la sorveglianza da remoto di pazienti;
– 1.089 visite ematologiche urgenti in presenza allorchè, nei contatti da remoto, si è intercettato l’evento acuto in atto;
– 323 consulenze ai medici di medicina generale;
– 262 consulenze erogate da remoto ad altri reparti ospedalieri dell’ASL Salerno risparmiando movimentazione di mezzi, uomini e pazienti;
– 200 relazioni di dimissioni di pazienti inviate ai medici di medicina generale.
«Nonostante fossimo in piena pandemia, non abbiamo lasciato soli i cittadini bisognosi di assistenza – ha dichiarato il direttore sanitario dell’Asl Salerno Ferdinando Primiano, che ha partecipato ai lavori – abbiamo provveduto a salvaguardare la loro salute erogando servizi e prestazioni, soprattutto in ambito Ematologico ed Oncoematologico. Ciò è stato reso possibile grazie alla rete che l’Oncoematologia del presidio ospedaliero di Pagani è riuscita a creare con il territorio dell’Agro Nocerino-Sarnese, con l’area provinciale e quella vesuviana. Tale rete, infatti, ha permesso un continuo dialogo con i cittadini e con i medici coinvolti. Grazie alla tempestività della diagnosi i pazienti oggi possono contare su una migliore efficacia delle cure e su migliori prospettive di vita, fino ad arrivare alla completa guarigione. Una rete – ha concluso il dottor Primiano – che contribuirà a realizzare concretamente il potenziamento dell’assistenza sanitaria e della rete sanitaria territoriale, come ci chiede la Regione Campania ed auspica il Governo».