Il commissario straordinario Figliuolo per accelerare il raggiungimento dell’immunità di gregge di settembre pensa all’abolizione delle fasce di età. Basteranno i vaccini per tutti?
Prosegue incessante la campagna vaccinale anti covid in Italia. Da dicembre a maggio sono state somministrate oltre 32 milioni di dosi di siero anti coronavirus e 11 milioni di persone hanno già completato l’iter di immunizzazione. L’obiettivo, stando alle parole del commissario straordinario per l’emergenza Francesco Figliuolo, è però di arrivare alla totalità della popolazione della penisola entro settembre.
Come è noto in principio è toccato agli operatori sanitari, poi agli over 80, ai pazienti fragili e via via a tutti per fasce di età: ora qualcosa potrebbe cambiare, abbandonando la divisione per età anagrafica.
Per raggiungere l’immunità di gregge infatti si potrebbe iniziare già dal 10 giugno a vaccinare indistintamente tutti gli under 40, e dunque i trentenni, i ventenni e, in generale i maggiorenni, senza un ordine di priorità: tutto ciò sarà possibile nel caso in cui arriveranno tutti i vaccini previsti dal piano del governo e assicurando la messa in sicurezza delle categorie più fragili. Dunque, oltre agli open day vaccinali dedicati ai più giovani e moltiplicatisi nelle ultime settimane (in Campania si possono segnalare iniziative del genere a Caserta, Sarno e Gragnano senza dimenticare le immunizzazioni “locali” come nel caso di Procida che hanno interessato anche i giovanissimi), è al vaglio una circolare del commissario straordinario che detti una linea unica e che valga per tutta l’Italia senza creare discriminazioni regionali.