Non ce l’ha fatta il 34enne che ieri è rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro nello scalo salernitano. A nulla sono serviti gli sforzi dei medici, nella notte il suo cuore si è fermato
di Nello Vicidomini
Ancora un incidente sul lavoro e ancora una vittima. Salerno piange Matteo Leone, l’operaio che nel tardo pomeriggio di ieri è rimasto gravemente ferito dopo essere stato schiacciato da un carrello elevatore nel porto.
Trasportato in condizioni disperate all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, è deceduto durante le prime ore della notte, nonostante i medici abbiano tentato l’impossibile per salvarlo. L’incidente si è verificato sulla banchina del molo 10. Secondo una prima ricostruzione, il 34enne non si sarebbe accorto del muletto in manovra, probabilmente in retromarcia, finendo per essere travolto violentemente dal mezzo guidato da un collega. Sono tuttora in corso le indagini sulla dinamica. Il giovane, tifosissimo della Salernitana e portatore di Sant’Anna, aveva continuato la tradizione di famiglia, diventando operaio portuale come suo padre. Scherzo del destino, Matteo due anni fa aveva vinto la sua battaglia personale contro una grave malattia. La notizia della morte, intorno all’una, si è diffusa velocemente sui social. Tantissimi i messaggi di cordoglio inviati da amici e conoscenti del centro storico, per una tragedia che ha scosso l’intera comunità. La tragica fine del lavoratore ha scatenato la rabbia dei sindacati che da tempo alzano la voce sulle scarse condizioni di sicurezza con cui i portuali sono costretti a lavorare. Gli operai del porto di Salerno hanno indetto uno sciopero di ventiquattro ore, seguiti dai colleghi negli altri porti italiani, dove la protesta è durata un’ora. Alle ore 12 di questa mattina, inoltre, le sirene delle navi presenti negli scali di tutta Italia hanno suonato contemporaneamente in onore del giovane scomparso. Anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia, agli amici ed ai colleghi di lavoro. “La tragica fine del giovane lavoratore portuale – ha scritto il primo cittadino – addolora tutta la nostra comunità. Ogni morte sul lavoro è straziante ed inaccettabile. E rende urgente la verifica dell’accaduto insieme al massimo impegno per la prevenzione e la sicurezza”.