A Salerno il 20enne ha inscenato il proprio omicidio davanti agli occhi dei compagni e del professore. Si è trattato però soltanto di una burla di cattivo gusto. Denunciato per procurato allarme
di Nello Vicidomini
Paura per un gruppo di studenti e per un professore dell’Università di Salerno ieri, nel giorno di chiusura del corso di Filosofia e Teoria politica. Uno di loro ha infatti finto di essere stato vittima di un agguato mortale durante la videolezione.
D.M., queste le sue iniziali, mentre era in lezione in video chat con il professore Massimo De Carolis di Prossedi, ordinario del dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione, ha lasciato entrare nella propria stanza un amico incappucciato, il quale ha finto di colpirlo con un’arma da fuoco. A quel punto si è scatenato il panico tra i suoi colleghi e l’insegnante. Spaventato, il professore ha immediatamente avvertito i carabinieri, raccontando l’episodio e chiedendo aiuto. La realtà però era ben diversa: si trattava soltanto di uno scherzo di cattivo gusto. Il ventenne, originario del quartiere di Fratte, a Salerno, con piccoli precedenti a suo carico, è stato quindi denunciato per procurato allarme. “Gli ha sparato e dopo non si vedeva più la sua faccia, ma solo la parete“ ha raccontato il professore ai carabinieri di Roma, da dove stava facendo lezione. I militari hanno quindi chiarito la vicenda insieme ai colleghi di Salerno.