La cabina di regia studia anche nuove misure per ristorazione e centri commerciali. Cambiano i parametri per decretare le zone di rischio
Ancora pochi giorni e il coprifuoco ci saluterà definitivamente.
È questo che emerge dalla cabina di regia covid di Palazzo Chigi e dal successivo Consiglio dei Ministri. Si è deciso di spostare già dall’entrata in vigore del nuovo decreto il divieto di spostamento notturno dalle 22 alle 23 per poi differirlo a mezzanotte dal 7 giugno ed eliminarlo il 21 giugno. In ogni caso il coprifuoco non varrà nelle regioni in zona bianca, dove le uniche regole da seguire saranno l’uso della mascherina e il distanziamento sociale.
A proposito dei colori delle regioni, il passaggio di fascia sarà decretato principalmente dal tasso di ospedalizzazione piuttosto che dall’indice RT.
Oltre al discorso sul coprifuoco tiene banco in queste ore la questione ristorazione. L’orientamento principale sembrerebbe spingere verso un’apertura sia a pranzo che a cena anche al chiuso.
Le palestre dovrebbero riaprire dal 24 maggio, mentre i centri commerciali dal 22 maggio alzeranno le saracinesche anche nei weekend. Come previsto, dal 15 giugno ripartiranno i matrimoni nel rispetto dei protocolli. Terme, piscine al chiuso, casinò, sale giochi, sale scommesse e centri sociali culturali e ricreativi riapriranno invece dal primo luglio. Torna, infine, il pubblico nelle manifestazioni sportive: dal primo giugno all’aperto e dal primo luglio al chiuso e non solo per le competizioni di interesse nazionale.