Firmata dal presidente della Regione l’ordinanza con il protocollo per le cerimonie: obbligo di mascherina al chiuso, distanziamento, numero di invitati da comunicare all’ASL. Tutte le novità
di Fabrizio Manfredonia
Nella giornata di oggi il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza e relativo protocollo contenente le misure stabilite dall’unita di crisi per consentire la ripresa di matrimoni e cerimonie.
«Abbiamo deciso di anticipare il più possibile la definizione dei protocolli di sicurezza che consentono, in attesa della data definitiva del via alla ripartenza delle attività prevista entro questo mese di maggio, di approntare tutte le misure necessarie condivise con le categorie interessate – scrive De Luca in un post su facebook – ciò consentirà di essere pronti alla fine di maggio per poter programmare la ripresa delle attività già dall’inizio di giugno».
Vediamo le regole che chiunque ha intenzione di organizzare un matrimonio o, in generale, una cerimonia dovrà rispettare.
Innanzitutto le strutture che ospitano gli eventi dovranno nominare dei responsabili, uno per la sala e uno per la cucina, che dovranno vigilare sul rispetto del protocollo: la nomina degli addetti dovrà essere comunicata all’ASL e al Comune. Sempre ad ASL e Comune dovranno essere comunicati, con preavviso di almeno 7 giorni, in numero degli invitati per eventi già calendarizzati. I nominativi degli ospiti dovranno essere conservati per almeno 14 giorni.
Sarà obbligatorio indossare la mascherina negli spazi chiusi, ai quali si accederà solo se la temperatura corporea non sarà superiore ai 37 gradi e mezzo. Gli spazi saranno riorganizzati per consentire il distanziamento tra i tavoli che dovrà essere di un metro e mezzo al chiuso e di un metro all’aperto. Le distanze si potranno ridurre solo in caso di utilizzo di separatori fisici o nel caso di gruppi di persone in possesso di card vaccinale. Si darà comunque preferenza agli spazi esterni. Via libera ai buffet ma solo se serviti dagli addetti dei locali. Sarà possibile, ma non obbligatorio, allestire una postazione per effettuare test antigenico. È consigliato poi agli sposi, in generale ai festeggiati e ai contatti stretti, di effettuare un tampone 48 ore prima dell’evento.
La struttura dovrà poi garantire la sanificazione continua degli spazi, il ricambio dell’aria, la somministrazione di igienizzante, la conservazione di indumenti e oggetti personali in appositi sacchetti porta abiti e dovrà formare il personale sull’utilizzo di pratiche corrette di contenimento del contagio. Chiaramente anche i lavoratori dovranno rispettare per quanto possibile il distanziamento, dovranno indossare la mascherina e lavare frequentemente le mani.
Nel caso in cui un ospite dovesse manifestare sintomi questi sarà isolato e sarà obbligatorio contattare l’ASL; in caso di sospetta positività in un membro del personale, questi dovrà recarsi presso il proprio domicilio interrompendo il servizio.