Il governatore ha annunciato che nella regione sono state somministrate oltre due milioni di dosi, con un’accelerata importante negli ultimi giorni. Poi attacca gli organi di informazione nazionali: “Abbiamo maturato gli anticorpi contro queste cose”
di Nello Vicidomini
Solito appuntamento quest’oggi in diretta social per il presidente della Campania Vincenzo De Luca, per fare il punto della situazione sull’emergenza Covid e in particolare sulla campagna di vaccinazione.
Una campagna vaccinale che sta decollando al Sud, con più somministrazioni giornaliere che nel Centro-Nord. Tra le regioni italiane, negli ultimi giorni, proprio la Campania tra quelle che hanno accelerato: “Abbiamo superato i due milioni di somministrazioni di vaccino – ha spiegato il governatore – e 600mila cittadini hanno ricevuto la doppia dose, sfiorate ieri le 50mila vaccinazioni in una giornata. Raggiunto il 100% degli ultra80enni con prima dose. Uno sforzo enorme per mettere in sicurezza categorie fragili e persone anziane. Il risultato migliore d’Italia. Abbiamo completato inoltre l’immunizzazione di Procida, Capri, poi Ischia. Siamo l’unica regione inoltre che ha avviato la vaccinazione a tutto il personale delle aziende di trasporto. Continuiamo sulla nostra linea. Priorità alle isole, al comparto del turismo e cercare di immunizzare la città di Napoli entro luglio“. De Luca ha affermato poi che la Campania è la regione più trasparente: “Oltre ogni strumentalizzazione, abbiamo il sito più trasparente. Siamo la regione più trasparente sui dati. Potevate voi immaginare solo due anni fa che una regione che usciva dal commissariamento con una realtà devastata potesse produrre questi risultati di eccellenza? Abbiamo dato l’anima per produrre questi risultati. Credo che abbiamo motivo per essere orgogliosi“. Nonostante i problemi verificatisi alla Mostra d’Oltremare nell’ultima settimana, tra aggressioni, caos e file, il governatore nel suo discorso ha puntato tutto sulla qualità del servizio sanitario campano e sull’organizzazione della campagna vaccinale: “Sembra di essere in Svizzera o in Svezia per la qualità del servizio. Ci sono ritardi ma sono minimi, in mezz’ora venti minuti si fa il vaccino. Abbiamo una qualità altissima del servizio sanitario campano altrimenti avremmo le terapie intensive piene“. Non è mancato neanche in questa occasione l’attacco agli organi di informazione nazionali sull’attenzione riservata alla Campania: “Fra le cose bizzarre che abbiamo registrato questa settimana c’è stato un livello di distrazione da parte di organi di informazione. Voi sapete che l’abitudine storica è quella di dedicare attenzione alla Campania soltanto quando si parla di camorra, morti ammazzati e inefficienza. Ma quando c’è da parlare di eccellenze è come se si stendesse una cortina di silenzio. Domenica scorsa c’è stato un evento identico alle porte di Roma e alle porte di Napoli. I notiziari televisivi della Rai ci hanno informato dell’apertura a Roma di un centro vaccinale, ore e ore facendoci vedere perfino le orme degli anfibi del commissario. Bene, quel centro vaccinale fa mille vaccinazioni al giorno. In contemporanea, a Capodichino si inaugurava un centro vaccinale bellissimo che fa fino a diecimila vaccinazioni al giorno. Non hanno neanche dato la notizia. Ormai abbiamo maturato gli anticorpi contro queste cose“. Poi sul vaccino Sputnik, già ipotecato dalla Regione, che ancora non ha ricevuto l’approvazione di Ema: “Quando abbiamo pensato a Sputnik lo abbiamo fatto perché Lancet aveva certificato una altissima copertura percentuale contro il virus. Sessanta Paesi al mondo lo usano. Allora noi non ci pronunciamo sulla valutazione scientifica ma abbiamo detto al governo di muoversi, di non perdere tempo. Si o no? Dico solo all’Italia di muoversi. Nonostante questo clima – ha concluso De Luca – stiamo concludendo la campagna di vaccinazione in maniera straordinaria. Grande rigore e prudenza, attenzione, ma anche apertura al turismo, al lavoro, all’economia. Se arriveranno i vaccini che ci hanno tolto raggiungeremo tutti gli obiettivi che ci siamo prefissi“.