Il commissario straordinario ha proposto ad Iss e Aifa di somministrare il vaccino anglo-svedese anche alle fasce d’età più giovani per non rallentare le vaccinazioni. Intanto saranno immunizzati gli atleti italiani che parteciperanno alle olimpiadi
di Nello Vicidomini
Nel pieno della campagna vaccinale anti-Covid sembra prossimo un altro colpo di scena sul siero Astrazeneca. “Si sta valutando di estendere Astrazeneca alla classe di età inferiore ai 60” ha infatti annunciato questa mattina il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo.
Dunque, dopo il caos relativo agli effetti collaterali sui più giovani che ha spinto a decidere per una sommistrazione ai soli over 60, si sarebbe pronti ad abbassare la soglia d’età in virtù della scarsità di forniture, in modo da non rallentare la campagna di vaccinazione. Inizialmente, il vaccino della società anglo-svedese era già destinato agli under 65, salvo poi un cambio radicale in seguito ai casi di sospette trombosi verificatisi. “Questo sulla base degli studi – ha spiegato Figliuolo – ne sto parlando con Iss e con il Cts dell’Aifa. I vaccini vanno impiegati tutti – ha sottolineato – Astrazeneca è consigliato a determinate classi ma l’Ema dice che va bene per tutti. Ci sono effetti collaterali ma sono infinitesimali. Se non impieghiamo tutti i vaccini il ritmo della campagna non raggiunge gli obiettivi nei tempi prefigurati“. Entro giugno dovrebbero giungere in Italia altri 10 milioni di dosi di vaccino Astrazeneca, secondo le previsioni del presidente di Aifa, Giorgio Palù, i quali potrebbero essere utilizzati quindi fin da subito per fasce d’età inferiori ai 60 anni se la proposta di Figliuolo dovesse concretizzarsi. All’inaugurazione dell’hub vaccinale allestito al polo acquatico a Roma, il generale ha annunciato inoltre che saranno vaccinati tutti gli atleti che prenderanno parte alle prossime olimpiadi di Tokyo: “Vaccineremo a brevissimo gli atleti che devono andare a fare le olimpiadi, perché questo è un segno dell’Italia che riparte“. Ed ancora: “Dobbiamo credere nella scienza, è l’unico modo per uscire dalla pandemia. Progredendo nella campagna vaccinale abbiamo risultati: un calo dei contagi e una diminuzione delle vittime“.